- Giugno 26, 2019
Europa
Urbact III, città italiane leader in Europa nelle nuove reti approvate
Ottimo risultato per le città italiane, con venti realtà coinvolte nelle diverse reti e un gran numero di centri coinvolti per la prima volta in Urbact III: tra questi Venezia, Pordenone, Modena, Prato, Grosseto, Falerna e le Unioni dei Comuni della Bassa Romagna e della Romagna FaentinaIl Comitato di monitoraggio tenutosi ad Alba Iulia in Romania ha approvato i 23 Action Planning Network, le reti del programma Urbact al centro dell’ultimo bando dell’attuale programmazione.
Le città italiane si confermano tra le principali protagoniste del programma europeo dedicato allo sviluppo urbano sostenibile, con il maggior numero di comuni coinvolti in qualità di partner o capofila: sono in totale venti le realtà urbane tra piccoli e grandi centri coinvolti nelle reti approvate.
Ciascuno di queste network riunisce fino a dieci partner di diversi paesi europei. Delle 157 singole città partecipanti alle 23 reti, il 57% di esse sono città che entrano per la prima volta nel programma. È la prima volta nella storia di Urbact che si raggiunge una percentuale così alta di new entry: delle 23 città leader dei network, sei sono del tutto nuove in URBACT.
Ottimo risultato per le città italiane, con venti realtà coinvolte nelle diverse reti e un gran numero di centri coinvolti per la prima volta in Urbact III: tra questi Venezia, Pordenone, Modena, Prato, Grosseto, Falerna e le Unioni dei Comuni della Bassa Romagna e della Romagna Faentina. Delle quattro città lead partner (Milano, Genova, Parma e Messina), ben due (Parma e Messina) sono presenti in più reti. Un risultato importante che è frutto di un’azione costante di presenza sui territori da parte di Anci, che come Punto nazionale del programma ha organizzato da gennaio a marzo cinque infoday in giro per l’Italia (Roma, Firenze, Torino, Trento e Napoli) e fornito assistenza diretta a numerosi comuni impegnati nella predisposizione di idee e proposte progettuali.
La copertura tematica garantita dai nuovi progetti è ben bilanciata e tutti i network presentano punti di contatto con i programmi di Horizon 2020, alcuni con i Programmi del Fondo Europeo di sviluppo regionale e con i partenariati dell’Agenda Europea Urbana. Su 14 partenariati tematici dell’Agenda, 11 sono coperti dal nuovo lotto di reti. Il tema dell’economia circolare è il più rappresentato, seguito da quello del recupero e gestione del patrimonio culturale. Sono inoltre menzionati 11 dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile.
Un ulteriore importante primato del programma riguarda l’uguaglianza di genere: infatti oltre metà degli esperti proposti per seguire i lavori delle singole reti tematiche sono donne.
All’interno del ciclo di vita degli Action Planning Network, tutti i partner produrranno un piano d’azione integrato e avranno inoltre l’opportunità di testare alcune soluzioni su piccola scala nelle loro città sviluppando competenze, riunendo cittadini e attori locali e costruendo partnership transnazionali. A settembre, il segretariato del programma Urbact ha organizzato a Parigi una prima riunione per i lead partner e gli esperti.
Nella sezione italiana del sito di Urbact, gestita da Anci come Punto nazionale del Programma, l’elenco dei progetti approvati e dei partner italiani ed europei.