E’ stato presentato oggi 18 maggio a Parma il progetto “Maison Parma, il valore del territorio: la filiera del pomodoro e lo sviluppo sostenibile”. Sviluppato nell’ambito di “Parma Alimenta” e in linea con il programma Anci Municipi Senza Frontiere, il progetto promuove e sostiene le migliori tecnologie sulla produzione agricola, con l’utilizzo delle nuove tecnologie e utilizzando energie rinnovabili, utili ad ottimizzare la produzione del pomodoro in Burundi. Punto di forza la condivisione delle competenze e il trasferimento di tecnologie, per stimolare una produzione sostenibile e una equa commercializzazione del prodotto nel mercato locale.
Il Comune di Parma con il sindaco Federico Pizzarotti, insieme alla assessora alla Cooperazione internazionale Nicoletta Paci, hanno illustrato gli obiettivi e il percorso che il territorio di Parma ha intrapreso per dare gambe agli obiettivi dello Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 e al dialogo tra istituzioni locali nonché alla promozione di concrete opportunità di sviluppo locale.
Il progetto “Maison Parma è stato ammesso ad un finanziamento di 1 milione e 344 mila euro da parte dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo sviluppo, a seguito della partecipazione all’Avviso per la concessione di contributi a iniziative presentate dagli enti territoriali per la “Promozione dei Partenariati Territoriali e implementazione territoriale dell’Agenda 2030”.
La progettualità si sviluppa nell’arco di 36 mesi e prenderà avvio entro la metà di giugno.
Oltre al sindaco Pizzarotti e all’assessora Paci sono intervenuti Massimiliano Mazzanti, Ambasciatore Italiano in Uganda, Ruanda e Burundi (relatore da remoto); Espérance Ndayizeye, Ambasciatrice della Repubblica del Burundi in Italia (relatrice da remoto); Antonio Ragonesi, responsabile Relazioni internazionali di Anci (in collegamento da remoto); Jimmy Hatungimana, Commissaire de Police – Sindaco del Comune di Bujumbura (relatore da remoto – Bujumbura); Désiré Nsengiyumva, Governatore di Bujumbura Rurale (relatore da remoto – Bujumbura) .
La rete di partenariato costituita da enti territoriali, università, enti di ricerca, associazioni di categoria, aziende e soggetti della società civile italiani e burundesi è stata costruita in un’ottica di continuità con i progetti in corso, in base alle competenze specifiche riferite alle attività di progetto e all’esperienza di lavoro sul territorio burundese.
Nel corso della prima missione di una delegazione istituzionale in Burundi nell’aprile 2019 è stata posata, insieme alle autorità locali, la “prima pietra” del Consorzio del Pomodoro che troverà la sua realizzazione, unitamente ad altre attività, in questo progetto finanziato dalla cooperazione italiana.