• Novembre 25, 2021
di Redazione Anci

25 novembre

Le dichiarazioni del presidente Decaro e dei sindaci sulla giornata contro la violenza sulle donne

Insieme al presidente dell'Anci, le voci dei sindaci Luigi Brugnaro (Venezia), Dario Nardella (Firenze), Roberto Gualtieri (Roma), Gaetano Manfredi (Napoli), Leoluca Orlando (Palermo) e Stefano Lo Russo (Torino). Coro unanime dei primi cittadini: servono norme e pene severe ma la vera sfida è quella culturale (articolo in aggiornamento)
Le dichiarazioni del presidente Decaro e dei sindaci sulla giornata contro la violenza sulle donne

“Vogliamo dedicare questa giornata ad Anna Costanzo, alla sua famiglia, a tutte le donne vittime di violenza e alle loro famiglie, che vivono queste giornate nel dolore”. Lo ha detto il sindaco di Bari e presidente, Anci Antonio Decaro, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Decaro, con la prefetta Antonella Bellomo, ha deposto un mazzo di fiori nel camerino del teatro Petruzzelli intitolato ad Anna Costanzo, la truccatrice uccisa dal suo e xcompagno nel 2009. Con loro anche il fratello della vittima, Francesco. Il Comune di Bari oggi ricorderà le vittime di femminicidio alle quali sono state dedicate piazze e giardini della città: Chiara Brandonisio, uccisa nel luglio 2010, Palmina Martinelli, uccisa nelnovembre 1981, Santa Scorese, uccisa a marzo 1991. Decaro ha ricordato che “la violenza non è soltanto fisica. E’ violenza un insulto, la sottimissione, far capire alle bambine che non possono fare tutto quello che vogliono nella loro vita. E’ violenza una comunità che si gira dall’altro lato davanti a un sopruso o che, quando una donna riesce ad uscire dalla condizione di sottomissione, non si rende conto che quella donna va accompagnata e va protetta. Per questo come amministrazione comunale continueremo nel nostro percorso con i centri antiviolenza, con gli sportelli per le denunce, ne abbiamo aperti due in collaborazione con l’università e il Politecnico e con la facoltà di medicina ne stiamo aprendo un altro all’interno del Policlinico di Bari”.
“È incredibile che nel 2021 ci sia ancora bisogno di dire quanto sia ignobile e vigliacco pensare di fare del male alle donne. Loro sono il nostro sole, la nostra vita”. Lo afferma sui social, in occasione della giornata contro la violenza sulle donne, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, che aggiunge: “Lavoriamo insieme, culturalmente, per spiegare – conclude – che quella sulle donne è una violenza contro il futuro di tutti”.
Ricorda Michela Noli, uccisa il 15 maggio 2016, il sindaco di Firenze, Dario Nardella: “Michela – scrive Nardella su Facebook – ha perso la vita per la violenza omicida del suo ex marito. Quarantasette coltellate. La furia dell’uomo che l’aspettava sotto casa, a Firenze, ha annientato la vita di quella donna. Di questi omicidi, in Italia, ne abbiamo uno ogni 72 ore”. “Firenze non chiude gli occhi, non si volta dall’altra parte. Con gli abitanti del quartiere 4 abbiamo posizionato sette panchine rosse in alcuni giardini, dove passeranno e si fermeranno ragazzi, famiglie, anziani”.   La violenza sulle donne, aggiunge Nardella, “non è un dramma ineliminabile. Dipende da noi. Da come educhiamo i nostri figli e nipoti, dipende dai media, dipende dalla capacità di promuovere cultura e rispetto, dipende dalla preparazione di magistrati e forze dell’ordine, dipende da una società che si schieri al loro fianco senza lasciarle sole”.
Anche da Torino il neo primo cittadini, Stefano Lo Russo, affida le sue riflessioni a Facebook: “La violenza sulle donne ha molte forme, non si limita a quella fisica. Spesso agisce in modo subdolo, si nutre di linguaggio violento e di clima ostile. Oggi è la giornata contro la violenza sulle donne, i numeri sono tremendi: 89 vittime al giorno. Una giornata dedicata, come tutte quelle a tema, ha il fine di accendere un faro, di riflettere e far riflettere. Spetta poi a tutti noi, agire e sensibilizzare. Tutti i giorni”.
“È un fenomeno complesso – aggiunge Lo Russo -, servono norme e pene severe, occorrono tutti gli strumenti di tutela e protezione, ma la vera sfida è quella culturale. Contrastare gli stereotipi del possesso e del controllo. Non è una operazione facile, ma farlo è un atto doveroso. Iniziamo con i più piccoli – conclude -, la speranza di una società più giusta e meno violenta dipenderà da loro”. “La contabilità drammatica delle morti ci ricorda che siamo davanti a un’emergenza. Il contrasto alla violenza di genere e ai femminicidi devono essere una priorità permanente delle istituzioni e della società. Bisogna rafforzare il lavoro in atto sulla prevenzione, tramite il sostegno ai centri anti-violenza, il reinserimento lavorativo delle vittime e la pratica della parità di genere”.  Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, a un’iniziativa all’Università La Sapienza. “Oggi affrontiamo un tema che è un tema di tutti i giorni, quello della violenza che purtroppo continua a essere uno dei grandi problemi della nostra società, la violenza contro le donne”, Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha commentato a margine di un’iniziativa. “Dobbiamo essere vicini alle donne vittime di violenza, sostenerle, sia dal punto di vista psicologico che materiale – spiega il primo cittadino -. Quindi questa è l’occasione per ricordare i dieci anni di ‘casa Fiorinda’, è molto importante perché è un esempio virtuoso che dobbiamo cercare in tutti i modi di replicare, sostenendo iniziative di questo genere che aiutano le donne a essere più libere, denunciare liberamente e uscire da questa oppressione della violenza maschile che è un tema ancora oggi terribile della nostra città” conclude l’ex ministro. “Palermo vive e condivide la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne – dichiara il sindaco Leoluca Orlando – illuminando di rosso il Teatro Massimo, confermando l’impegno delle istituzioni che dev’essere più incisivo a sostegno della libertà, dell’identità e della diversità contro ogni forma di violenza non soltanto fisica nei confronti delle donne, contro delitti terribili che mortificano la libertà e l’identità e mandano un messaggio devastante che è la negazione di elementari criteri di convivenza civile. Ancor più gravi quando vengono consumati all’interno di nuclei familiari o di falsati e pervertiti rapporti d’amore. L’amore non è violenza nei confronti della persona. Alle donne vittime di violenza rivolgo un appello: denunciate subito, non lasciate che accada di nuovo, difendete il diritto alla vita”.

Articolo in aggiornamento