- Aprile 9, 2021
Innovazione digitale
Decaro ai ministri Colao e Giorgetti: “Recuperare ritardo del piano BUL per connettere i territori”
"Bisogna concentrare ogni sforzo possibile, economico e organizzativo per recuperare il grande ritardo con cui oggi viaggia la realizzazione del Piano nazionale per la banda ultra larga, anche rivedendone l'impostazione se questo può servire a connettere con più velocità i tanti territori non coperti dal mercato”“La pandemia ha evidenziato la necessità di avere a disposizione connessioni digitali performanti che possano supportare lo svolgimento di attività basilari per la convivenza civile e le attività economiche. Allo stesso tempo è emersa una situazione di grave divario digitale in cui si trovano ancora molti Comuni italiani sul territorio nazionale, in particolare quelli piccoli delle aree montane e interne, ma anche molti nelle aree metropolitane”. A partire da queste premesse il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, a nome dei sindaci italiani, scrive al ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao e al ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti sull’attuazione del Piano nazionale per la banda ultralarga.
“Bisogna concentrare ogni sforzo possibile, economico e organizzativo – scrive Decaro – per recuperare il grande ritardo con cui oggi viaggia la realizzazione del Piano nazionale per la banda ultra larga, anche rivedendone l’impostazione se questo può servire a connettere con più velocità i tanti territori non coperti dal mercato”. Un’urgenza che va di pari passo con la necessità di “reimpostare le modalità di programmazione degli interventi, coinvolgendo in forma diretta i Comuni molto prima dell’invio, da parte del concessionario, delle richieste di autorizzazione. Un cambio di impostazione netto rispetto alla prima fase del Piano, che permetterebbe di risolvere a monte diverse criticità applicative di cui tutti gli attori in campo sono ormai consapevoli, oltre che un messaggio istituzionale importante di attenzione a tutti i territori”. In questa direzione l’Anci è quindi pronta a fare la sua parte “per facilitare il dialogo tra concessionario e Comuni per riorientare il Piano privilegiando temporalmente le aree che soffrono di maggiori problemi”.