• Marzo 25, 2023
di Giuseppe Pellicanò

#ancigiovani2023

Costruire ‘città di tutti’, lo sport come leva per l’inclusione sociale al centro del terzo panel

Questi i temi discussi nel terzo panel cui hanno preso parte gli amministratori: Gianluca Vurchio, Valeria Viglietti, Luca De Carlo, Valentina Pillon, Daniele Sinibaldi e Lorenzo Vignali. Interventi di Diego Nepi Molineris, direttore generale Sport e Salute e Michele Sciscioli Capo Dipartimento Politiche Giovanili del Consiglio dei Ministri
Costruire ‘città di tutti’, lo sport come leva per l’inclusione sociale al centro del terzo panel

TREVISO – In che modo la città può essere inclusiva per le persone diversamente abili, e come lo sport possa e debba essere promotore di inclusione e crescita sociale nei Comuni. Su questi temi legati all’inclusione è ruotato il terzo panel di confronto tra i giovani amministratori riuniti a Treviso per la XII Assemblea di Anci Giovani.
“Il mio augurio è che parta anche dai giovani amministratori, che sono il presente, la sfida per il raggiungimento dei tanti obiettivi, per far ripartire il Paese dopo l’emergenza pandemica con una fase di rilancio non indifferente”, ha evidenziato Gianluca Vurchio vice-coordinatore vicario ANCI Giovani e sindaco di Cellamare che ha introdotto il dibattito moderato da Alberto Matano della RAI.

“Il numero altissimo di adesioni a questa assemblea dimostra come Anci Giovani sia cresciuta in questi anni, e come le consulte giovanili abbiano ormai acquisito una autorevolezza riconosciuta. Ora – ha aggiunto Vurchio – non vogliamo che questo patrimonio resti rinchiuso in una stanza romana ma faremo di tutto perché si affermi sempre più e diventi un interlocutore ascoltato dal governo”.
“Non posso non condividere le parole del sindaco di Treviso che ha sottolineato la necessità di lavorare di squadra. Troppo spesso, infatti, assistiamo a politiche ed interventi disorganici attuate da diversi attori istituzionali che faticano a dialogare tra loro e a intraprendere un percorso comune”, ha evidenziato Valeria Viglietti vice sindaca di Lanuvio e membro Coordinamento Nazionale ANCI Giovani.“Le amministrazioni locali – ha aggiunto- sono sempre impegnate a rincorrere una quotidianità impostata sull’emergenza, sulla rincorsa dei problemi, lasciando poco spazio alla prevenzione e alla programmazione”. Per questo motivo a suo parere “urge un coordinamento di tutte le istituzioni competenti, un tavolo permanente, snello, che andrebbe istituito in un’ottica di condivisione e responsabilizzazione”.


“Noi amministratori dobbiamo supportare e incoraggiare le associazioni sportive a mettere in atto progetti di inclusione che utilizzino lo sport come strumento educativo di crescita della persona, di prevenzione del disagio sociale e di socializzazione”, ha osservato Valentina Pillon, consigliere comunale di San Biagio di Callalta delegata al ‘Benessere e Salute’ del coordinamento Nazionale ANCI Giovani. A suo parere “bisogna riuscire a catalizzare le risorse in termini sia economici che di capitale umano, lavorando in sinergia con gli altri Enti per creare una rete che metta al centro la persona”. Per questo “la maggiore sensibilità dei giovani deve essere la leva per combattere stereotipi negativi e fornire gli strumenti alle persone con disabilità per rendere i loro sforzi più simili ai nostri. Lo sport – osserva – è la terapia più utile per ritrovare la propria autonomia e realizzarsi in una società fondata sul merito, panacea contro le disuguaglianze”.
Da parte sua Lorenzo Vignali, vicesindaco Chiesina Uzzanese ha ricordato il “ruolo fondamentale che svolge l’ente comunale per rendere realmente inclusive le comunità che siamo chiamati ad amministrare”. Non si è riferito solo a “quello che riguarda la disabilità ma anche di tutta una serie di gruppi di persone che vivono, per svariati motivi, ai margini della nostra società”. Per il giovane sindaco pistoiese “le nostre amministrazioni hanno la necessità di produrre politiche attive per rendere tutti parte, allo stesso modo, del proprio paese e della propria città. Non solo abbattimento di barriere architettoniche ma eliminazione di qualsiasi barriera, anche non fisica”. E come esempio concreto ha citato un progetto varato dal suo comune “Autismo in Blu”, per adeguare parte della segnaletica stradale e le indicazioni all’interno degli immobili comunali e scolastici con la CAA (comunicazione aumentata alternativa).
“La nostra amministrazione comunale in carica da meno di un anno ha percepito fortemente l’esigenza della comunità locale di migliorare le politiche di inclusione, tanto da farne una delle priorità dell’azione amministrativa, consapevoli di un ritardo rispetto ad altre realtà più evolute”, ha sottolineato il sindaco di Rieti Daniele Sinibaldi. “Il nostro obiettivo è quello di lavorare all’abbattimento delle distanze, non soltanto fisiche ma anche nella percezione degli individui e delle famiglie, tra persone con diverse abilità, integrando le varie esigenze in un unico sistema di fruizione di servizi pubblici e privati e di vita comunitaria”. “In questa ottica, in poco meno di un anno, abbiamo deciso di partire dai bambini e di puntare, anche attraverso le scarse risorse di bilancio, sul diritto al gioco, alla spensieratezza, alla socialità e alla condivisione. La prossima estate inaugureremo il primo Parco inclusivo, ne stiamo progettando un altro e nel tempo puntiamo a trasformare così tutti i principali parchi cittadini”.
“I sindaci sono il miglior vivaio della nazione, tra di loro troviamo chi amministra le proprie comunità perché le ama e poi magari riesce a portare questa passione mettendola al servizio delle regioni e del Paese”, ha detto Luca De Carlo Presidente della IX Commissione Senato e sindaco di Calalzo di Cadore. “negli scorsi gli amministratori pubblici sono stati visti come il male assoluto, qualcuno ha voluto spezzare questo legame dando spazio a persone che magari prima non avevano amministrato nulla e i risultati di questa operazione è sotto gli occhi di tutti”, ha aggiunto. Per De Carlo la missione degli amministratori locali “non può non nascere che dalla passione e dall’amore che si prova per il proprio Paese”.
Michele Sciscioli Capo Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale – Presidenza del Consiglio dei Ministri ha ricordato lo spirito di collaborazione instauratosi negli anni con Anci. “I Comuni sono interlocutori privilegiati per l’attuazione dei progetti di inclusione sociale, mentre anche la scuola pubblica va sostenuta e cerchiamo di farlo con i progetti che fanno capo al Dipartimento”.
“Di fronte al dato che parla di un 56% di italiani che non fanno attività sportiva, abbiamo cercato di agire su più versanti”, ha spiegato Diego Nepi Molineris Direttore Generale Sport e Salute. “Abbiamo avviato una banca dati integrata per censire tutti gli impianti disponibili sul territorio; poi abbiamo cercato di rafforzare il legame con le società sportive e infine, ci siamo concentrati sulla possibilità di creare le condizioni per fare sport ovunque. Da qui nasce il progetto ‘Sport dei Parchi’ che stiamo portando avanti con i Comuni e il supporto di Anci”.