- Ottobre 25, 2023
#Anci2023
Tajani: “Puntare sui sindaci rappresenta salto di qualità per la nostra politica”
Il ministro degli Esteri è intervenuto a conclusione della seconda giornata di lavori. “Nessuno di noi può fare a meno dell'Europa. E' giusto ci sia un collegamento forte e che si conoscano le opportunità di finanziamenti comunitari ma anche ci siano funzionari all'altezza di partecipare ai bandi”GENOVA – “Abbiamo bisogno di migliorare il livello della nostra classe politica. Ritengo sia giusto che prima di diventare deputato sia giusto fare un po’ di cursus honorum nell’interesse dei partiti e della politica italiana. Credo molto negli amministratori locali, puntare sui sindaci e gli amministratori locali significa anche per la nostra politica fare un salto di qualità”. Lo ha affermato Antonio Tajani, Ministro degli Affari Esteri e Vicepresidente del Consiglio, dal palco della 40ª edizione dell’assemblea nazionale di Anci, dove è intervenuto a conclusione della seconda giornata di lavori.
Rivolgendosi alla platea di amministratori, il Ministro degli Esteri ha auspicato l’avvio di un nuovo schema di sviluppo per le aree urbane: “Dobbiamo parlare al futuro delle città e costruire un modello che sia in grado di coniugare riqualificazione urbana e servizi ai cittadini, politica ambientale e industria delle costruzioni. Serve puntare sulle energie rinnovabili ma al contempo valorizzare un patrimonio storico- culturale che tutto il mondo ci invidia”, ha sottolineato.
Tajani si è poi soffermato sull’importanza dei piccoli Comuni, per i quali va concepita una strategia mirata per contrastare lo spopolamento e la fuga dei giovani. “Con la Farnesina abbiamo avviato il progetto del ‘Turismo delle origini’, nell’ambito del Pnrr. L’obiettivo è di far tornare nel Paese d’origine della propria famiglia, così come hanno fatto per Papa Francesco o Nancy Pelosi, italiani che vivono in giro per il mondo”.
Infine, Tajani ha ribadito il ruolo strategico dell’Europa e delle sue istituzioni per il futuro dei nostri territori. “Nessuno di noi può fare a meno dell’Europa. E’ giusto ci sia un collegamento forte e che si conoscano le opportunità di finanziamenti comunitari ma anche ci siano funzionari all’altezza di partecipare ai bandi che possono portare benefici soprattutto nei comuni più piccoli, un aspetto formativo che non può essere sottovalutato”. Anche le grandi città – ha concluso – hanno questo problema e l’abbiamo visto col Pnrr. Dobbiamo fare in modo che si lavori anche insieme. Per questo credo che i comuni soprattutto i più piccoli debbano consorziarsi per partecipare a progetti comunitari”.