• Giugno 29, 2018
di Giuseppe Pellicanò

#ancigiovani2018

Seconda giornata per i lavori della IX Assemblea, intervento conclusivo del presidente Anci Decaro

La giornata si concluderà con l’intervento del presidente Anci Decaro che risponderà alle domande degli amministratori under 36. Il sindaco di Chieti: "Per amministrare ci vogliono passione ed altruismo, non lo si può fare senza offrire il proprio servizio alla comunità con amore sconfinato”. 
Seconda giornata per i lavori della IX Assemblea, intervento conclusivo del presidente Anci Decaro

CHIETI – Seconda ed ultima giornata di lavori alla IX Assemblea di Anci Giovani in corso di svolgimento all’Università di Chieti. L’assise, che riunisce più di 400 giovani amministratori proveniente da ogni parte d’Italia, concentrerà la sua riflessione sul tema dello sviluppo dei territori che può trovare una leva importante proprio nell’entusiasmo giovanile.A seguire ancora un interessante confronto sulla necessità che tutti i territori, siano essi grandi, medi o piccoli, trovino un unico terreno di dialogo per determinare una crescita equilibrata ed omogenea.
La giornata si concluderà con l’intervento del presidente dell’Anci Antonio Decaro che avrà modo di rispondere anche alle domande che arrivano dalla platea degli amministratori under 36.
Ieri, nella sua relazione di apertura il sindaco di Pizzo Calabro e coordinatore nazionale di Anci Giovani, Gianluca Callipo, ha affermato che “per fare il sindaco nel nostro Paese l’entusiasmo e la passione sono importanti ma da sole non bastano, serve l’eliminazione dei molti vincoli burocratici che ci frenano ogni giorno. Non è un caso che nel corso degli anni il numero dei giovani amministratori si sia notevolmente ridotto. Invece, è proprio a livello locale che si forma la vera classe dirigente del futuro”.
“Non vogliamo essere premiati per il ruolo che ricopriamo per la nostra comunità, ma non vogliamo neanche essere penalizzati per svolgerlo ed è giusto che vengano eliminati i troppi vincoli esistenti”, ha aggiunto Callipo facendo cenno alla campagna ‘Liberiamo i sindaci”avviata dall’Anci per eliminare i vincoli burocratici che frano ogni giorno la loro azione.
“Non è possibile, ad esempio, essere limitati nella spesa per il personale dal vincolo del 50 per cento di nuove assunzioni, guardando nella programmazione della nostra attività al passato, invece che al futuro. Mi aspetto da questa due giorni – si è augurato il coordinatore di Anci Giovani – un importante contributo in termini di esperienze e di testimonianze per dare forza alla campagna che la nostra Associazione sta portando avanti”.
“Quando vediamo che il numero dei giovani sindaci si è ridotto in un anno da circa 600 ai 460 attuali – ha poi aggiunto Callipo – dobbiamo interrogarci sui motivi di questo andamento”. “L’entusiasmo da solo non basta più e non può consentirci di affrontare le difficoltà quotidiane di essere amministratore locale. Come Associazione il nostro lavoro – ha concluso – deve essere proprio quello di trovare il modo per affrontare il tema dei vincoli che ci limitano, rafforzando la proposta avanzata di liberarli dai lacci della burocrazia”.
Da parte sua Umberto Di Primio, sindaco di Chieti e vice Presidente Anci, ha ricordato che “per fare l’amministratore locale ci vogliono grande passione ed altruismo, non lo si può fare senza offrire il proprio servizio alla comunità in cui si vive e si opera con amore sconfinato verso di essa”.
Secondo Di Primio, accanto a questa condizione fondamentale, i sindaci devono anche “essere dei solutori di problemi, in grado di dare risposte ai problemi dei cittadini. E questo – ha sottolineato – anche quando le soluzioni richieste vanno oltre le loro competenze. Un buon amministratore non è tale se non viene fermato per strada almeno ogni dieci passi da qualcuno e se non è pronto a dare risposte ai bisogni quotidiani con altruismo”.
Ma per svolgere a pieno il loro compito “gli amministratori hanno bisogno di strumenti, una situazione sempre più difficile visto che in questi anni non ci siamo solo impoveriti ma siamo stati anche invasi da norme che impediscono di essere coraggiosi nel decidere e ci costringono a fare battaglie contro le burocrazie oltre che con i problemi reali”.
Infine, il vice presidente Anci si è detto emozionato per il fatto di “avere davanti gli occhi il futuro del paese, nella persona di tanti giovani che si impegnano per il nostro Paese. Nelle vostre mani consegniamo il futuro e vi auguriamo – ha concluso Di Primio – di essere all’altezza di questo compito importante ed appassionante”.
Segui l’intervento del vice presidente vicario dell’Anci Roberto Pella. (gp)
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