• Aprile 22, 2024
di Redazione Anci

Polizie locali

Rapporto nazionale Anci Polizie locali, le esperienze e il dibattito dei Comuni a confronto

Alla presentazione del Rapporto nazionale Anci sulle attività delle polizie locali, che si è tenuto oggi a Roma presso la sede di Anci nazionale, il confronto tra le esperienze in campo nei Comuni di Milano, Reggio Calabria, Genova
Rapporto nazionale Anci Polizie locali, le esperienze e il dibattito dei Comuni a confronto

“Bisogna dare stabilità al personale delle polizie locali, si tratta di un importante investimento che facciamo sulle persone. Dobbiamo capire come supportare al meglio i Comuni nella fase della prima assunzione incentivando anche percorsi formativi”. Lo ha evidenziato l’assessore alla sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli intervenuto alla presentazione del Rapporto nazionale Anci sulle attività delle polizie locali che si è tenuto oggi a Roma presso la sede di Anci nazionale.
I principali risultati del rapporto sono stati illustrati da Massimo La Nave, Ufficio ricerche Anci, che ha rimarcato gli importanti risultati dell’indagine a cui hanno risposto su base volontaria 145 comandi di polizie locali per una popolazione di quasi 20 milioni di abitanti, ossia il 33% della popolazione italiana.
Al centro del dibattito, moderato dal responsabile Area Relazioni internazionali, Sicurezza, Legalità e Protezione civile di Anci, Antonio Ragonesi, non solo il tema del personale delle polizie locali che, come emerge dal Rapporto Anci, negli ultimi sette anni è diminuito del 10%, ma anche quello della sicurezza stradale su cui è urgente intervenire secondo Granelli.
“Apprezziamo in proposito alcune modifiche introdotte nel Codice della strada che riguardano un miglioramento dell’adeguamento di alcune sanzioni e alcuni passaggi che riguardano anche l’utilizzo della tecnologia, delle telecamere per applicare efficacemente le sanzioni”.
“Ma – secondo Granelli – ci sono ancora alcune difficoltà legate all’applicazione di sanzioni sull’uso del telefonino in auto, uno dei tre elementi, come ci dice l’Istat, che causano incidenti stradali. In particolare – continua Granelli – avevamo proposto di lavorare sulla sperimentazione di telecamere per individuare l’uso del telefonino, ma questo si scontra con problemi di privacy. Chiediamo dunque al ministero dell’Interno di aiutarci per fare un passo in avanti perché se non diamo ai nostri agenti al possibilità di usare al meglio la tecnologia non potremo attuare i grandi cambiamenti che vengono richiesti”. Anche sulla velocità bisogna intervenire, secondo l’assessore, “una delle concause che incide sugli esiti degli incidenti e dei feriti”. Paradigmatica la sentenza dei giorni scorsi sulla mancata omologazione di un autovelox.
“O risolviamo un problema burocratico che presta il fianco a chi usa la legge in maniera capziosa annullando di conseguenza le sanzioni – ha aggiunto Granelli – oppure metteremo a rischio tutto l’apparato del nostro lavoro, del lavoro quotidiano delle polizie locali”.
Rispetto infine alla sicurezza urbana Granelli ha rimarcato, come emerso dal Rapporto Anci, l’importante collaborazione tra le polizie locali con gli altri corpi di polizia, uno dei punti della riforma su cui si sta lavorando: ed è proprio questa collaborazione utile nei controlli stradali per avere dati immediati. Altro aspetto – ha concluso Granelli – su cui vorremmo lavorare è sulla formazione e sulla relazione con il cittadino perché i nostri agenti sono il primo contatto con i cittadini”.
Da parte sua Paolo Brunetti vice sindaco di Reggio Calabria ha focalizzato il suo intervento sul contesto locale penalizzato dalla presenza della ‘ndrangheta il che comporta “un ulteriore onere di lavoro del persone di polizia locale, oltre alle problematiche comuni alle altre città del Paese”. Detto questo, “nel 2023 si sono realizzati numeri importanti, riuscendo anche ad assumere diciotto nuove unità a tempo determinato che hanno supportato i colleghi nelle azioni quotidiane”.
Meno incidenti stradali anche grazie al lavoro di prevenzione fatto attraverso l’educazione stradale per i ragazzi. Numeri straordinari anche per la polizia giudiziaria: 17 arresti, 263 notizie di reato per un totale di 278 persone denunciate ed oltre 192 deleghe di indagini, un’attività che spazia su diversi settori, in primis quello legato alla polizia ambientale considerando che nel solo 2023 il comando di polizia ha segnalato 1300 utenti per evasione di tributi locali. Altro intervento importante è stato fatto sulla vigilanza edilizia, sempre grazie alla polizia giudiziaria, si sono effettuati oltre 300 sopralluoghi e 24 notizie di reato”. Brunetti ha poi evidenziato il problema dell’immigrazione. “Il porto di Reggio Calabria è un punto d’arrivo per migliaia e migliaia di migranti. Siamo una città che accoglie ma è necessario un supporto importante da parte dello Stato”.
L’assessore alla sicurezza, polizia locale e protezione civile del Comune di Genova, Antonino Gambino ha posto l’attenzione sul ruolo educativo della polizia locale verso i cittadini. “Nel 2022 abbiamo intrapreso una battaglia sulla guida in stato di ebrezza con un raddoppio dei controlli e delle sanzioni e già nel 2019 un aumento degli autovelox. Due azioni che hanno portato ad una diminuzione delle sanzioni nel primo caso e ad un calo del 16% circa di incidenti nel secondo. Stesso discorso vale per l’installazione dei t-red e la contemporanea campagna di comunicazione verso i cittadini che ha portato, anche in questo caso, “ad una riduzione consistente di incidenti e quindi di morti e feriti”.
Gambino ha rimarcato poi anche l’aumento della microcriminalità causata da molteplici fattori come l’immigrazione incontrollata, la non corretta integrazione e il deperimento economico sociale post pandemico che hanno inevitabilmente aumentato la percezione di insicurezza da parte dei cittadini e che al contempo ha influenzato il lavoro della polizia di prossimità, “investita di un nuovo ruolo che era quello di cercare di affiancarsi alle forze di polizia tradizionali per andare affrontare delle tematiche che precedentemente non venivano affrontate”.
Infine, ricordano la mission principale della polizia locale, l’assessore di Genova ha poi illustrato il progetto del vigile di quartiere “diciotto pattuglie che abbiamo restituito al territorio da circa un mese e mezzo e che si pone l’obiettivo di ascoltare le istanze di cittadini e commercianti”.
Un ringraziamento al lavoro di tutte le polizie locali che contribuiscono ogni giorno con il proprio lavoro a garantire la sicurezza dei cittadini in comunità sempre più sensibili che richiedono risposte immediate a fronte di sfide sempre più complesse: è stato l’indirizzo di saluto che il prefetto Annunziato Vardè ha voluto rivolgere ai corpi di Polizia locale, a sindaci e Comuni in apertura dell’incontro.
Il prefetto, nel corso del suo intervento, ha focalizzato l’attenzione non solo sull’importanza delle diverse attività svolte dalle Polizie locali, dalla polizia amministrativa a quella stradale fino al ruolo di protezione civile, ma anche sulla necessità di rafforzare la sicurezza urbana partecipata. Un percorso avviato già negli anni Novanta e che necessita di coinvolgere direttamente i diversi livelli istituzionali più vicini ai cittadini sulla base dei principi costituzionali della sussidiarietà e prossimità. In questa direzione, come sottolineato dal prefetto, è dunque urgente una riforma della disciplina delle funzioni e dell’ordinamento delle polizie locali per favorire sempre maggiori sinergie tra Stato e attori del territorio verso una sicurezza urbana integrata e partecipata.
La mattinata si è conclusa con l’intervento del vice presidente di Anci e sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto e con la consegna del Premio Sicurezza urbana (Leggi qui il comunicato e guarda le foto).