• Maggio 15, 2024
di Giuseppe Pellicanò

Protezione civile

Nicotra: “Ddl in discussione è importante passo in avanti, bene idea di una cornice stabile”

Il segretario generale è intervenuto al convegno 'Calamità: nuovi percorsi per la ricostruzione', organizzato dal Dipartimento Casa Italia e dal Dipartimento per la Protezione Civile. “Incomprensibile che si preveda invarianza di finanza pubblica per i compiti dei Comuni, questo passaggio va chiarito”
Nicotra: “Ddl in discussione è importante passo in avanti, bene idea di una cornice stabile”

“La proposta di disegno di legge in materia di Protezione civile, ora all’esame in Commissione parlamentare, rappresenta un importante passo in avanti e come Associazione ne abbiamo colto da subito la strategicità. Le esperienze di emergenza e ricostruzione degli ultimi anni dimostrano che elaborare una cornice unica, una sorta di cruscotto normativo stabile da adattare poi alle situazioni, è un’idea assolutamente utile per affrontare il tema del dissesto idrogeologico che attraversa l’Italia. Proficuo è stato anche il confronto istituzionale per la redazione di un provvedimento che ha accolto già alcune proposte avanzate dai Comuni”. Lo ha affermato il segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra, intervenendo al convegno ‘Calamità: nuovi percorsi per la ricostruzione’, organizzato dal Dipartimento Casa Italia e dal Dipartimento per la Protezione Civile e svoltosi oggi a Roma.
Nicotra ha condiviso l’idea che “già nella gestione della fase dell’emergenza sia necessaria una previsione degli aspetti relativi alla ricostruzione”. Ma sono proprio “le istituzioni pubbliche che presiedono la filiera che parte dall’emergenza alla ricostruzione (ministero, Protezione civile Regioni e Comuni) a garantire tale continuità”. Per questo “è molto importante il massimo coinvolgimento previsto dal disegno di legge, in un coordinamento stretto, delle istituzioni più vicine al territorio, Regioni e Comuni, così da impedire che ci siano cesure tra le due fasi e dare un messaggio ai cittadini che l’emergenza ad un certo punto finisce”, ha evidenziato.
Quanto poi al tema delle risorse finanziarie, il segretario generale ha ricordato l’importanza “della attivazione di un fondo che fa capo al Commissario alla Ricostruzione, da implementare secondo le necessità”. Ma ha stigmatizzato il fatto che un “passaggio dello stesso provvedimento stabilisca l’invarianza della finanza pubblica per tutti i compiti gravosi che fanno capo ai Comuni. Questo non è un messaggio rassicurante che diamo ai Comuni – ha proseguito – non abbiamo chiesto di prevedere un modello e un quantum di sostegno predefinito, ma solo di dare facoltà al Commissario di stabilire se i Comuni abbiano diritto o meno ad un supporto finanziario per il personale. Dobbiamo chiarire questo punto”, ha detto rivolgendosi al ministro Musumeci.
Infine, sul tema dell’assistenza tecnica degli enti nella fase di emergenza, il segretario generale ha auspicato la valorizzazione del modello di ‘gemellaggio amministrativo’, sperimentato da anni dai Comuni sotto la regia dell’Anci. “Ci attiviamo subito con le colonne mobili delle grandi città in aiuto dei centri colpiti, proviamo a ragionare sul fatto che il coordinamento Anci possa estendersi all’organizzazione anche medio tempore del supporto amministrativo ai Comuni colpiti”, ha concluso.