- Luglio 2, 2021
Cooperazione internazionale
Parere su partenariato con vicinato meridionale, Bianco: “Serve più spazio per la cooperazione”
Il parere, passato a larghissima maggioranza nei giorni scorsi, sollecita le istituzioni europee ad un maggiore impegno sul tema, come riportato dallo stesso presidente in una intervista di rientro da Bruxelles: "Serve più spazio alla cooperazione tra Comuni e tra Regioni nell'area del Mediterraneo, stando vicino ai cittadini e ascoltando i loro problemi per dare risposte concrete". Guarda la video intervista
Nell’ultima plenaria al Comitato delle Regioni di Bruxelles è passato un parere italiano sul partenariato con il vicinato meridionale dell’Europa. Relatore il presidente del Consiglio nazionale dell’Anci, Enzo Bianco. Il parere, votato a larghissima maggioranza, sollecita le istituzioni europee ad un maggiore impegno sul tema, come riportato dallo stesso presidente del CN Anci in una intervista di rientro da Bruxelles: “Serve più spazio alla cooperazione tra Comuni e tra Regioni nell’area del Mediterraneo, stando vicino ai cittadini e ascoltando i loro problemi per dare risposte concrete”.
Nel corso dell’intervista, il presidente del Consiglio nazionale è tornato sulla proposta di una Carta mediterranea dei diritti dell’uomo “sulla scia – spiega Bianco – della Carta europea sul tema”. Anche la parità e uguaglianza di genere è stata citata nel parere. “In Europa qualcosa comincia a cambiare anche visivamente – spiega Bianco. La signora Merkel governa la Germania ormai da molti decenni e la leader della Commissione europea è una donna (Ursula von der Leyen n.d.r.). In alcuni paesi del Mediterraneo però – nota Bianco – la condizione della donna è ancora molto arretrata. Ecco perché ho voluto mirare su questo aspetto perché non c’è civiltà mediterranea che non esalti e valorizzi il ruolo della donna”.
Infine l’immigrazione, tema da sempre caldo per l’Europa e soprattutto per i Paesi di approdo dei migranti. “E’ un problema che va affrontato tutti insieme. Bisogna stabilire delle linee guida importanti, investire risorse per passare da una migrazione selvaggia e incontrollata, e drammatica in alcuni casi, ad una migrazione controllata e legale che si basi su diritti e doveri e sui principi della legalità”.