- Febbraio 5, 2019
Terremoto Centro Italia
Mangialardi: “Utile confronto con commissario Farabollini. Accelerare i tempi della ricostruzione”
“Il commissario Farabollini ci ha annunciato la sua intenzione di coinvolgere l’Anci nell’iter di definizione delle modifiche normative in itinere con il decreto sisma Etna”. L'Anci chiederà semplificazioni e procedure snelle ma anche deroghe per i territori colpiti dal sisma dell’Italia centrale“L’incontro con il Commissario Farabollini è stato utile, per avviare il dialogo necessario ad affrontare i temi ancora purtroppo aperti e cominciare concretamente a ricostruire: ad iniziare dalla semplificazione, declinata sia per le opere pubbliche che per gli edifici privati”. E’ quanto dichiara il coordinatore nazionale dei presidenti delle Anci regionali, Maurizio Mangialardi, al termine dell’incontro svoltosi nella sede nazionale dell’Associazione tra il Commissario straordinario per la ricostruzione, Piero Farabollini e i presidenti delle Anci regionali delle zone terremotate dell’Italia centrale. Erano presenti, tra gli altri, i sindaci di Norcia Nicola Alemanno, di Cascia Mario De Carolis e di Teramo Gianguido D’Alberto.
“Come sindaci abbiamo la necessità vera di un confronto costante con le strutture commissariali, i temi non sono ‘standardizzati’, ma abbiamo problemi aperti in continua evoluzione e per questo occorre uno scambio costante. Come prima cosa – aggiunge Mangialardi – abbiamo chiesto l’immediato insediamento della cabina di coordinamento, estesa alle rappresentanze dei Comuni dei territori colpiti, come previsto con la modifica introdotta dal DL Genova, e su questo il commissario ha dato rassicurazioni: a stretto giro sarà convocata la prima riunione della Cabina che vedrà la rappresentanza dei Comuni”.
Secondo Mangialardi, “la troppa burocrazia è un ostacolo che incide pesantemente sia sulle attività delle amministrazioni comunali, che dei singoli cittadini, come stiamo ripetendo ormai da 30 mesi”.
“Come Comuni abbiamo posto tutta una serie di problemi che vanno appunto dalla semplificazione, tempi certi per il piano delle opere pubbliche (il secondo stralcio che vale quasi 900 milioni è fermo ancora al palo), alla destinazione dei proventi da assicurazioni per la ricostruzione, ma anche l’assunzione di responsabilità rispetto alla validazione delle pratiche per il riconoscimento dei contributi, tutti temi – ha aggiunto il coordinatore Anci – su cui auspichiamo l’attuazione immediata di misure, anche per recuperare il ritardo accumulato nell’ultimo anno, oltre che per dare risposte tangibili alle comunità locali”.
Dagli interventi degli amministratori presenti alla riunione è, infatti, emersa l’esigenza di accelerare i tempi per ripartire al più presto con la ricostruzione. “Il commissario Farabollini ci ha annunciato la sua intenzione – ha spiegato Mangialardi – di coinvolgere l’Anci nell’iter di definizione delle modifiche normative in itinere con il decreto sisma Etna di prossima emanazione”. All’interno del decreto l’Anci chiederà semplificazioni e procedure snelle, ma anche “deroghe per i territori colpiti dal sisma dell’Italia centrale sulle norme per gli appalti e subito il rinforzo degli organici per i Comuni subiranno una significativa riduzione del personale, anche per le recenti misure sui provvedimenti sui pensionamenti.
“Bene questo tavolo con i rappresentanti indicati da Anci Lazio, Abruzzo, Marche e Umbria. Serve ai sindaci un confronto più serrato e continuo, per arrivare agli obiettivi che ci siamo proposti di raggiungere”, ha concluso il coordinatore delle Anci regionali.