- Novembre 20, 2021
Servizio civile
Il Piano Triennale per la programmazione del Servizio Civile Universale 2020-2022
“Il Piano triennale, pone le sue fondamenta sull’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, programma di azione che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato il 25 settembre 2015 con la risoluzione 70/1. L’Agenda è basata sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio articolati su tre dimensioni - economica, sociale e ambientale - e identifica 17 Obiettivi per lo Sviluppo sostenibile, declinati al loro interno in 169 traguardi interconnessi e indivisibili”
Con la firma del Decreto che approva il Piano triennale 2023-2025 del Servizio civile universale (Scu), la riforma entra nel vivo, avviata con la legge 106/2016 e portata avanti dai Decreti legislativi 40/2017 e 43/2018.
Con la nuova programmazione gli enti non presenteranno più singoli progetti, bensì programmi articolati in progetti (almeno 2 per ogni Programma e con una richiesta minima di 12 volontari), che dovranno avere “obiettivi strategici comuni, uno specifico ambito di azione entro cui operare e una coerenza complessiva delle attività, per rendere più armonici ed efficaci gli interventi”.
“Il Piano triennale, pone le sue fondamenta sull’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, programma di azione che l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato il 25 settembre 2015 con la risoluzione 70/1. L’Agenda è basata sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio articolati su tre dimensioni – economica, sociale e ambientale – e identifica 17 Obiettivi per lo Sviluppo sostenibile, declinati al loro interno in 169 traguardi interconnessi e indivisibili”. Il Piano triennale del SCU ne individua in particolare 11 tra quelli indicati dall’Agenda, che risultano “coerenti con la politica del Governo, con le politiche settoriali realizzate dalle singole Amministrazioni e con gli indirizzi strategici di programmazione e pianificazione delle Regioni in relazione a temi di interesse del servizio civile.
In particolare il presente Piano triennale 2020-2022, con riferimento al finanziamento dei programmi di intervento, stabilisce che:
- il meccanismo di finanziamento dei programmi assicura pari opportunità di partecipazione al servizio civile a tutti i giovani, a prescindere dall’area geografica in cui risiedono, e pertanto in ciascun territorio regionale o di provincia autonoma occorre garantire annualmente nel bando di selezione degli operatori volontari un numero di posti che sia rispondente alle esigenze determinate sulla base di tre diversi fattori: presenza di giovani tra i 18 e i 28 anni, capacità degli enti di servizio civile di realizzare programmi di intervento, con riferimento in particolare alle sedi di attuazione accreditate, numero di domande di partecipazione al servizio civile pervenute nel triennio precedente;