• Luglio 5, 2023
di Maria Teresa Pellicori

#MissioneItalia2022 - Dialogo con le aziende

Il panel Impresa Italia per la sfida sulla transizione energetica

Sono intervenuti al dibattito Paolo Arrigoni, Presidente GSE, Nicola Monti, Amministratore Delegato Edison, Vincenzo Ranieri, Amministratore Delegato di E-Distribuzione, Stefano Venier, Amministratore Delegato Snam, Giovanni Portaluri, Responsabile Investimenti Pubblici Invitalia, Francesco Profumo, Presidente ACRI. Rivedi il panel "Comuni e aziende per la transizione digitale"
Il panel Impresa Italia per la sfida sulla transizione energetica

Il GSE, incentivando le fonti rinnovabili, l’efficienza energetica e la mobilità sostenibile, ha un ruolo centrale nel perseguimento dello sviluppo sostenibile del Paese. “Il GSE è soggetto attuatore di 6 misure PNRR – ha detto Paolo Arrigoni, Presidente GSE – “Teleriscaldamento, Parco agrisolare, Agrivoltaico, Biometano, Infrastrutture di ricarica, CER. Solo per dare qualche dato, su Teleriscaldamento efficiente: 200 milioni di euro a 29 progetti; su Parco Agrisolare: 507 milioni di euro a 7.428 progetti (presto un altro miliardo a disposizione). su impianti agrivoltaici: 1,1 miliardi di euro per almeno 1,04 GW di capacità aggiuntiva da fonti rinnovabili, su biometano: 1,73 miliardi di euro per la produzione aggiuntiva di 2,3 miliardi di metri cubi di biometano annui, su mobilità sostenibile: assegnati i fondi per l’installazione delle prime 4700 colonnine in aree urbane. Entro metà 2026, 21.355 nuovi punti di ricarica pubblici veloci. Su Comunità energetiche: 2,2 miliardi di euro ai Comuni con meno di 5.000 abitanti per le CER”. Il GSE, inoltre, ha appena sottoscritto una collaborazione con PagoPA che agevolerà il ricorso agli strumenti, gestiti dal GSE, rivolti a cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni.
Nicola Monti, Amministratore Delegato Edison, ha sottolineato il ruolo dell’azienda tra i leader della transizione energetica nel Paese, con target di sviluppo in linea con gli SDGs dell’ONU e gli obiettivi di decarbonizzazione del Green Deal. “Riteniamo occorra considerare che per la transizione energetica sarà fondamentale il coinvolgimento attivo dei consumatori e dei territori, al fine di avviare un processo di transizione multi-livello che permetta anche di sanare i divari territoriali e di garantire uno sviluppo giusto ed equilibrato in tutto il Paese. Tramite una collaborazione diretta con gli interlocutori locali, è possibile facilitare un processo di transizione che tenga conto delle specificità, delle potenzialità e delle criticità dei singoli territori, con particolare focus sul Sud Italia (a cui il PNRR, ad esempio, dedica il 40% delle risorse). Il Gruppo è impegnato in un processo di collaborazione con i territori, le Pa e le aziende, al fine di creare valore condiviso e crescita economica e sociale. Edison ha poi in sviluppo più di 40 iniziative di autoconsumo collettivo condominiale (2 MW e 1000 POD in totale), tra cui la più grande d’Italia (200 kW).” Monti ha in conclusione ribadito la necessità di un sempre maggiore raccordo tra pubblico e privato. Il privato deve investire e la PA avere la capacità di interloquire col privato. Il meccanismo d’ingaggio e di assunzione di responsabilità è cruciale.
Vincenzo Ranieri, Amministratore Delegato di E-Distribuzione ha portato all’attenzione della platea di Missione Italia gli investimenti messi in campo per rendere la rete sempre più intelligente, flessibile e resiliente e rispondere alla crescente richiesta di connessioni da fonti rinnovabili. Questa evoluzione è infatti fondamentale per rendere l’infrastruttura parte attiva di tutto il sistema, in sinergia con i Comuni italiani. In Italia entro il 2026 probabilmente supereremo i due milioni di produttori di energia rinnovabile. L’AD di E-Distribuzione ha sottolineato la necessità, per aziende, Stato e cittadini, di “fare sistema” per lo sviluppo del Paese.
Stefano Venier, Amministratore Delegato Snam, ha spiegato come nel piano strategico 2022-2026 Snam abbia pianificato la coesistenza tra il business tradizionale del trasporto di gas con lo sviluppo – nell’immediato futuro – di gas verdi come biometano ed idrogeno e la tecnologia CCS (cattura e stoccaggio della CO2) per ridurre le emissioni di gas serra. Nel rispondere in maniera tempestiva ai bisogni legati al ridisegno del sistema energetico a seguito della crisi scoppiata con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, Snam prevede di investire 9 miliardi di euro al 2026. Di questi, 1,4 miliardi di euro per la messa in esercizio di due rigassificatori galleggianti che doteranno il nostro sistema di maggiore flessibilità e faranno di Snam uno dei maggiori operatori europei nel mercato del GNL. Secondo tema è la resilienza del sistema, anche rispetto agli effetti del cambiamento climatico, anche per rispondere al tema della volatilità dei prezzi. Anche la rete di metanodotti vedrà uno sviluppo significativo, con il completamento – nel 2027 – della Linea Adriatica. Parallelamente al business tradizionale, nel piano strategico, Snam ha previsto anche 1 miliardo di euro per i business della transizione energetica. Circa 550 milioni di euro saranno destinati alle molecole verdi: biometano e idrogeno che ricopriranno un ruolo crescente.
Giovanni Portaluri, Responsabile Investimenti Pubblici Invitalia, ha illustrato la stretta collaborazione con ANCI a supporto dei Comuni per traguardare gli obiettivi del PNRR. “Infrastrutturare i territori, dalla scuola ai trasporti – ha detto – è fondamentale per la crescita e lo sviluppo. La collaborazione con il Miur è stato un esempio felice che ha portato a risultati concreti e a investimenti importanti sul fronte della scuola. Continueremo a operare al fianco e a sostegno dei Comuni. Oggi l’attenzione principale è capire cosa fare a livello centrale per facilitare i Comuni a realizzare progetti e infrastrutture”.
Francesco Profumo, Presidente ACRI ha indicato nella formazione delle nuove generazioni la sfida vera. Un Paese come il nostro deve porsi il tema dell’educazione e del modello pedagogico. “Se non trattiamo bambine e bambini come dei piccoli gioielli, la sfida sarà persa” ha detto Profumo. “I processi dell’educazione hanno bisogno di essere progettati e gestiti nel tempo, le risorse ritengo siano il problema meno rilevante” ha concluso il Presidente dell’ACRI.

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