- Luglio 5, 2023
#MissioneItalia2022 - Il punto dei tecnici
Nicotra: “Pnrr è metariforma da interiorizzare per lavorare in modo più efficiente e più rapido”
Insieme al segretario generale dell'Anci hanno partecipato al primo panel "Il PNRR dei Comuni: a che punto siamo" sono intervenuti Pierciro Galeone e Andrea Ferri (Ifel), Sonia Caffù (Ragioneria dello Stato) e Carmine Di Nuzzo (Mef). Rivedi il video del panel“Siamo là dove immaginavamo di essere quando circa un anno fa abbiamo realizzato il primo evento “Missione Italia. Speravamo, infatti, di riuscire ad assegnare tutte le risorse pari a 40 miliardi ai Comuni e sulla base dei dati ci siamo riusciti e, in alcuni casi, siamo anche più avanti. Il nostro bilancio è pertanto soddisfacente grazie anche all’impegno della struttura Anci e di tute le figure che nei ministeri sono impegnate nelle misure di interesse dei Comuni”. Lo ha detto il segretario generale dell’Anci Veronica Nicotra nel suo intervento di apertura alla tavola rotonda “Il Pnrr dei Comuni: a che punto siamo” all’evento “Missione Italia”, che si sta svolgendo alla Nuvola di Roma.
“I risultati sono il frutto di un impegno che molto oltre l’ordinario da parte delle strutture amministrative”, – ha proseguito Nicotra sottolineando come la partita del Pnrr abbia accellerato la fragilità della Pubblica amministrazione per le scelte del passato. In tal senso, “oltre alla capacità di mettere a terra le risorse – ha detto il segretario generale Anci – la cosa importante del Pnrr è che è una metariforma che si deve interiorizzare, chiudendo con la visione rigida del passato verso un futuro più snello. Capire che la sfida si coglie se il metodo di lavoro è più efficiente e più rapido, così ce la possiamo fare come Paese”.
Sonia Caffù, Dirigente I.Ge.Pa., Ragioneria Generale dello Stato, Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha sottolineato che “sul tema Regis sono state emanate diverse circolari e manuali tecnico operative che vanno messe a sistema. In questa direzione con Anci e Ifel sono stati aperti tre filoni di attività da percorrere insieme: in primis rafforzare il sistema di monitoraggio con un sito dedicato, creare, dunque, un tavolo con i ministeri per allineare i manuali tecnico operativi e, infine, coordinare i presidi territoriali e creare dei team locali che possano supportare gli altri Enti”.
Carmine Di Nuzzo, Direttore Generale per il Servizio Centrale del PNRR, Ministero dell’Economia e delle Finanze da parte sua ha ricordato che: “Con Anci e Ifel collaboriamo costantemente per fornire ausilio ai comuni nelle complesse attività che il Pnrr comporta soprattutto per gli aspetti contabili. In questo senso l’attività di monitoraggio va intesa come un processo che porta a essere più consapevoli sulle voci di spesa generali di tutte le amministrazioni: lo strumento Regis, infatti, viene utilizzato per monitorare tutti gli investimenti e non solo il PNRR. Se, ad esempio, il Presidente Decaro può fornire i numeri sugli investimenti dei Comuni nel PNRR è per merito della piattaforma Regis. Pur essendo, dunque, un sistema complesso la piattaforma è uno strumento di cui il comune deve approfittare in maniera proattiva. Invito i comuni che hanno problemi a contattarci”.
“Le rappresentazioni delle difficoltà da parte di molti Comuni, legate anche al sistema Regis, e l’intervento di Anci lo scorso aprile hanno contribuito a determinare diversi miglioramenti che potranno essere meglio valutati nei prossimi mesi”. Ha sottolineato il vice direttore di Ifel Andrea Ferri, nel suo intervento nella giornata inaugurale di Missione Italia nella seconda edizione. (leggi le slide e intervento integrale)
“Mi riferisco – ha proseguito Ferri – al completamento dell’alimentazione con i progetti mancanti, soprattutto quelli relativi alle “piccole opere” e ad altre misure già “in essere”, finanziate inizialmente con fondi nazionali e poi inglobate nel PNRR o allo snellimento delle procedure di erogazione degli acconti e dei pagamenti intermedi, la cui lentezza rischia di costituire un serio problema per la tenuta finanziaria degli enti più deboli”.
“Sebbene ci siano alcune difficoltà – ha proseguito Ferri – anche nell’ambito dei progetti presenti in Regis, i Comuni sono il comparto più dinamico in termini di gare bandite su progetti PNRR e ciò conforta il trend positivo della spesa comunale per investimenti fino ai primi mesi 2023, della dinamica degli impegni e dell’ammontare del Fondo pluriennale vincolato. La tendenza di fondo degli investimenti comunali è positiva e si è ulteriormente accentuata nel biennio 2022-2023, con riferimento a tutto il territorio nazionale. Le stime 2023 fanno prevedere un recupero di 5,7 mld. di euro (+69%), rispetto al minimo storico del 2017, sulla base dei dati molto positivi dei primi cinque mesi del 2023, portando il volume dei pagamenti a 14,1 mld. di euro. Si stima quindi un ulteriore incremento di 2,5 mld. rispetto al 2022. La crescita investe tutte le fasce demografiche dei Comuni italiani, fin qui con maggiore intensità negli enti di piccola e piccolissima dimensione”.
“Questo livello rappresenta in realtà l’attuale capacità operativa ordinaria dei Comuni italiani – ha concluso il responsabile finanza locale dell’Anci – ottenuta sì con uno sforzo eccezionale, ma sostenibile nel medio periodo a condizione che non venga meno il presidio delle semplificazioni ottenute in questi anni. È probabile che i dati di cassa di fine 2023 e quelli dei rendiconti 2022 mostreranno livelli ancor maggiori di capacità di spesa, per effetto delle importanti misure PNRR di cui sono in corso le attività di aggiudicazione e di avvio lavori. Tuttavia, i dati economici attualmente disponibili e le evidenze che ci vengono dalle gare bandite già mostrano una capacità di assorbimento coerente con le ingenti risorse messe a disposizione dei Comuni”.
“I Comuni hanno già raggiunto il 91% della assegnazione PNRR: 36,3 Miliardi su 40 programmati. Gli altri soggetti attuatori sono a circa il 46% delle assegnazioni. Complessivamente a giugno 2023 i progetti PNRR già finanziati sono 197mila per un valore di 105,7 miliardi di euro (al netto di cofinanziamenti)”. Ha detto il direttore della Fondazione Ifel Pierciro Galeone. (guarda le slide)
“Dei 36,3 miliardi di euro di assegnazioni al comparto comuni – ha proseguito Galeone – 3,9 miliardi sono stati assegnati nel 2020 (si tratta di progetti in essere), 8,9 miliardi nel 2021, 21,8 nel 2022 e 1,7 miliardi nel primo semestre 2023. Secondo i dati ANAC, invece, le gare bandite con risorse Pnrr e/o Pnc da luglio 2022 fino a metà giugno 2023 sono circa 102mila, di cui il 51%, ossia quasi 52mila, a titolarità comunale. I comuni di fatto sono la prima categoria di committenti per numero di gare bandite Pnrr/Pnc, seguiti da società/aziende/consorzi e scuole/università/enti di ricerca, a quota 16mila e 14mila gare rispettivamente.
Il ritmo di pubblicazione delle gare è sostenuto: nel primo semestre 2023 il numero di gare bandite dai comuni è più che raddoppiato, passando da circa 24mila di gennaio 2023 a circa 52mila di metà giugno 2023”.
Leggi gli interventi del panel sul rafforzamento del personale nei Comuni