- Novembre 22, 2022
#Anci2022
Guerra, Gandolfi e Fontana: lavorare in sinergia con i Comuni per innovare servizi e infrastrutture
Mauro Guerra, sindaco di Tremezzina (CO) e Presidente di ANCI Lombardia, apre il giro dei saluti istituzionali della XXXIX Assemblea Nazionale ANCI ringraziando il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la sua costante presenza e vicinanza ai Comuni italiani
BERGAMO – Mauro Guerra, sindaco di Tremezzina (CO) e Presidente di ANCI Lombardia, apre il giro dei saluti istituzionali della XXXIX Assemblea Nazionale ANCI ringraziando il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella per la sua costante presenza e vicinanza ai Comuni italiani. “La Lombardia dei 1506 Comuni, da Milano a Morterone – ha detto Guerra – rappresenta un laboratorio per una grande sfida, anche sul versante dell’innovazione istituzionale, che può parlare e servire all’intero Paese”. Il Presidente di ANCI Lombardia ha lanciato un appello per semplificare il lavoro dei primi cittadini e dotarlo di strumenti adeguati e chiede attenzione per famiglie e imprese, che hanno bisogno urgente di forti interventi di sostegno. “I Comuni – ha ricordato – sono enti costitutivi della Repubblica, in prima fila dentro ogni sfida, essenziali per vincere l’emergenza e superare la crisi. Nei Comuni c’è tanto coraggio per il presente e tanta voglia, idee e progetti di futuro. Ma oggi anche i Comuni hanno bisogno di norme e risorse, hanno bisogno di fiducia, come dirà per tutti noi il Presidente Decaro, che consentano di chiudere e predisporre i bilanci, garantire servizi che vogliono dire diritti e attuare il PNRR”.
Pasquale Gandolfi, Presidente della Provincia di Bergamo, ha ricordato i tristi giorni della pandemia e ringraziato il Presidente Mattarella per la vicinanza dimostrata in uno dei momenti più difficili per la provincia bergamasca. Nel suo intervento Gandolfi ha sottolineato la centralità degli amministratori pubblici durante l’emergenza, ruolo che rivestono anche oggi, in una situazione mondiale segnata dalla gravissima crisi ucraina. “Le Province possano essere dentro un tessuto istituzionale che raccorda Comuni, Regioni, Stato, rafforzando la dimensione unitaria del nostro Paese – ha detto –. È fondamentale però che tutte le Province d’Italia abbiano le medesime funzioni a fronte di adeguate risorse umane ed economiche, anche attraverso un’idonea revisione del sistema di fiscalità dell’ente. Apprezzo le prime dichiarazioni pubbliche dei nuovi esponenti del Governo sulla volontà di intervenire per restituire funzioni, risorse e personale alle Province – ha aggiunto – e come UPI ci auguriamo che questi annunci possano diventare finalmente realtà in tempi brevi”. Gandolfi ha concluso dando a tutti appuntamento al prossimo anno, in occasione di Bergamo e Brescia capitali della cultura 2023.
Il Presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana ha anticipato alla platea dei Sindaci come sarà la Lombardia del 2030, una grande smartland connessa in tutte le sue aree.
“La lezione pandemica – ha detto Fontana – ci ha reso più consapevoli del valore delle relazioni, della prossimità, dell’interconnessione tra città e piccoli centri, tra aree industrializzate e agricole. Occorre continuare ad investire su infrastrutture e reti materiali e digitali, su opere e servizi per la mobilità. Il masterplan socioeconomico delle Olimpiadi Invernali Milano – Cortina 2026 costituisce un’occasione unica in tal senso”.
Il Presidente della Lombardia ha inoltre sottolineato la necessità di un forte raccordo con i Comuni per la programmazione e attuazione di servizi sociali a favore dei cittadini più fragili e la volontà di puntare su innovazione e capitale umano, investendo su ricerca, pubblica e privata, scuola, università e formazione professione. “Visione e metodo si accompagnano a sinergie efficaci, così possiamo definire i nostri rapporti con ANCI Lombardia – ha detto Fontana –. Sono convinto che la responsabilità di un ente di governo sia anche quella di immaginare e costruire ora l’Italia e la Lombardia del 2030. Una regione in cui è bello e semplice vivere, studiare, lavorare e muoversi. Una Lombardia in cui chi può correre è libero e chi fa più fatica trova qualcuno in grado di accompagnarlo. L’autonomia differenziata è la nostra occasione per ridisegnare le competenze e affermare il protagonismo e la responsabilità di Comuni ed enti”.