• Aprile 18, 2024
di Redazione Anci

Cultura

Fino al 20 aprile a Montefusco Fare E.CO. – Festival nazionale dell’Economia e della Cooperazione

La tre giorni mira ad accendere un faro sulla valorizzazione del Sud
Fino al 20 aprile a Montefusco Fare E.CO. – Festival nazionale dell’Economia e della Cooperazione

Cultura e turismo per lo sviluppo del Mezzogiorno. È questo il focus della prima edizione di Fare E.CO. – il Festival nazionale dell’Economia e della Cooperazione, in programma a Montefusco, in provincia di Avellino, dal 18 al 20 aprile 2024. Il turismo, i patrimoni culturali e la loro valorizzazione come strumento per lo sviluppo del Mezzogiorno. Tre giorni di confronto e dibattito promossi da Confcooperative Cultura, Turismo Sport e Confcooperative Campania incentrati sui temi della cooperazione, dell’impresa e l’analisi di politiche pubbliche per affrontare le sfide del tempo legate a inclusione e partecipazione. (programma)
L’iniziativa patrocinata da Anci e promossa da Confcooperative Cultura Turismo Sport e da Confcooperative Campania è realizzata con il sostegno di FondoSviluppo, della Federazione banche di comunità credito cooperativo Campania e Calabria e grazie alla collaborazione del Comune e della Pro Loco di Montefusco. Nato da un’idea di Giulia D’Argenio e Intra Cooperativa Sociale onlus, partner editoriale e scientifico della manifestazione è Rubbettino Editore.
La scelta dell’amministrazione comunale di Montefusco di accogliere e sostenere attivamente l’iniziativa – afferma il sindaco Gaetano Zaccaria – costituisce l’occasione per accendere i riflettori sull’Italia minore, che riveste un ruolo irrinunciabile della nostra storia e della nostra geografia. Lasciar morire l’Italia dei piccoli comuni vuol dire rassegnarsi a una realtà di fragilità e divisioni”.
“L’evento – sottolinea il responsabile del dipartimento Cultura dell’Anci Vincenzo Santoro – sarà occasione, tra l’altro, per fare il punto sullo stato delle programmazioni territoriali stimolate dal Pnrr e dal Programma Nazionale Cultura. La partecipazione culturale l’accessibilità e la fruizione del nostro immenso e diffuso patrimonio, materiale e immateriale, sono punti imprescindibili per la crescita della cittadinanza attiva senza la quale non può esservi sviluppo economico”.