- Settembre 27, 2021
Municipi senza frontiere
Da Siracusa le voci e le esperienze per i libici dai Comuni di Palermo, Parma, Fano e Padova
Come si riqualifica un bene immobile, quali azioni nei Comuni italiani sulla democrazia partecipativa? Che valore hanno servizi come quello anagrafico? Quanto conta l’autonomia finanziaria ? A queste domande hanno risposto sindaci, amministratori e funzionari Anci intervenuti nel corso della terza giornata di seminari formativi organizzati da Anci e Aics a SiracusaSIRACUSA – Come si riqualifica un bene immobile di un Comune, quali azioni nei Comuni italiani sulla democrazia partecipativa? Che valore hanno servizi come quello anagrafico per la crescita della comunità? Quanto conta l’autonomia finanziaria per un ente locale? A queste domande hanno risposto sindaci, amministratori e funzionari Anci intervenuti, in presenza e in video collegamento, nel corso della terza giornata di seminari formativi organizzati da Anci e Aics a Siracusa, nell’ambito del progetto “Formazione e sviluppo delle capacità dei funzionari municipali in Libia”, finanziato dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.
Di servizi anagrafici, di cui Palermo è Comune capofila del progetto nella formazione verso i Comuni libici, ha parlato il sindaco Leoluca Orlando che in Anci ricopre anche il ruolo di delegato alla Cooperazione internazionale. “Prima che il Comune fosse, l’anagrafe era” ha spiegato Orlando che ha rimarcato come sia proprio l’anagrafe “la premessa della nascita della dimensione locale di governo. Un Comune è al servizio di qualcuno ma se questo qualcuno è invisibile viene meno la funzione stessa del Comune. Un invisibile – ha proseguito il sindaco di Palermo – è sempre pericoloso. Rendere visibili le persone è la premessa perché si passi dalla condizione di individuo a cittadino. E questo che ha rafforzato la struttura istituzionale dell’Italia e può aiutare a rafforzare la struttura istituzionale della Libia”, ha concluso Orlando.
La riqualificazione urbana e del patrimonio è invece il tema che coinvolge, insieme a Livorno, la città di Parma che ha portato all’attenzione dei sindaci libici gli interventi fatti sulle scuole di competenza comunale. A raccontare questa esperienza il sindaco e vicepresidente Anci, Federico Pizzarotti. “Le azioni di rigenerazione urbana – ha detto – si sono concretizzate a Parma a partire innanzitutto dalle scuole. Ben prima della pandemia e dei vari bonus sul settore – ha ricordato Pizzarotti – abbiamo scelto di riqualificare le scuole con un piano che va ben oltre il nostro mandato perché riteniamo importante la programmazione a lungo termine e ci sembrava giusto dare l’esempio. Il nostro percorso può essere di esempio in uno scambio di buone pratiche con le municipalità libiche. Li invitiamo volentieri a Parma per capire insieme su quali temi scambiare esperienze. Quando Anci ha fatto la chiamato – ha concluso il sindaco di Parma – abbiamo aderito con convinzione perché pensiamo di poter dare un contributo alla crescita allo sviluppo delle municipalità libiche”.
Non inserita nel progetto ma molto interessata alla tematica della cooperazione la città di Fano rappresentata in presenza dal sindaco Massimo Seri. “Il ruolo delle municipalità – ha detto Seri – è la radice del sistema di un Paese, che garantisce coesione e stabilità anche nei momenti di fragilità. Siamo consapevoli che la cooperazione è importante anche per il nostro sistema nazionale, alla luce anche dei fenomeni migratori dove i territori svolgono un ruolo centrane in termini di stabilità e integrazione”.
In presenza anche Padova, impegnata nel settore del bilancio, che a Siracusa è stata presente tramite l’assessore alla Cooperazione, Francesca Benciolini. “Partiamo da storie e presupposti molto differenti – ha detto Benciolini – ma condividiamo la stessa preoccupazione: quella di amministrare il territorio delle nostre municipalità e le comunità che lo abitano, offrendo servizi, realizzando opere. Credo che la formazione peer to peer che il programma di Municipi senza frontiere prevede, sia un ottimo modo per incontrarsi e sostenersi a vicenda. Oltre a come gestiamo il bilancio del Comune abbiamo voluto raccontare l’esperienza delle Consulte di quartiere, della Commissione per la rappresentanza delle persone padovane con cittadinanza straniera. Abbiamo realizzato strumenti di democrazia partecipativa, inclusione, promozione e difesa dei diritti umani per ogni persona che abita nel territorio della nostra città”.
Molto apprezzata e seguita dai sindaci e funzionari libici la relazione di Andrea Ferri, responsabile finanza locale dell’Anci. “Abbiamo spiegato ai libici – ha spiegato Ferri a margine della sua relazione – come la politica locale si esprime tramite un bilancio trasparente dove deve essere chiaro dove vanno a finire le risorse e per quali servizi vengono utilizzate. E’ importante quindi stabilire dei chiari criteri di attribuzione. E su questo il modello perequativo e di autonomia fiscale utilizzato in Italia, pur con le criticità che non nascondiamo, è molto raffinato e certamente può essere preso a riferimento per amministrazioni che si trovano sostanzialmente in partenza”.