• Giugno 27, 2018
di Giuseppe Pellicanò

Road show Città medie

Tappa Cosenza, Ghinelli (Arezzo): “Rigenerazione urbana per declinare 5 idee per la ‘nuova’ Arezzo”

"Nel disegno della nuova Città ci sono cinque idee: la città affidabile, la città scrigno, la città innovativa, la città attrattiva, la città coesa. La scelta urbanistica per sostenere queste 5 aree strategiche passa attraverso processi di rigenerazione, riuso e ridefinizione del perimetro urbano”
Tappa Cosenza, Ghinelli (Arezzo): “Rigenerazione urbana per declinare 5 idee per la ‘nuova’ Arezzo”

“Nel disegno della nuova Città che abbiamo immaginato ci sono cinque idee di Città: la città affidabile, la città scrigno, la città innovativa, la città attrattiva, la città coesa. La scelta urbanistica, e quindi il governo del territorio, progettati per sostenere queste cinque aree strategiche passa attraverso processi di rigenerazione, riuso e ridefinizione del perimetro urbano”. Il sindaco di Arezzo Alessandro Ghinelli introduce così il proprio intervento all’appuntamento cosentino con il Road Show Città Medie di Anci, dedicato alla valorizzazione del patrimonio e alle strategie di sviluppo urbano.
Ghinelli ha poi spiegato: “Per una elaborazione condivisa degli strumenti di pianificazione territoriale, l’amministrazione ha ritenuto opportuno assicurare preventivamente la più ampia partecipazione dei cittadini, degli ordini professionali e delle categorie economiche, attivando la possibilità di fornire contributi specifici. Circa 900 quelli arrivati, rappresentativi delle esigenze e delle aspettative della comunità locale. Ci troviamo oggi – ha aggiunto – nella condizione di ridisegnare il futuro della Città con equilibrio, progettando per l’intera collettività e rispondendo ai bisogni dei cittadini. Su questa base il Comune di Arezzo ha avviato il procedimento di variante e redazione del piano strutturale e del piano operativo”.
Secondo il primo cittadino di Arezzo “la situazione economica e sociale della realtà aretina risulta profondamente modificata rispetto a quella in cui si era formato il piano strutturale vigente. In particolare, piano strutturale e piano operativo devono contenere previsioni utili a favorire lo sviluppo economico, con particolare riferimento al sistema delle attività, in modo da soddisfare i bisogni del presente senza compromettere alle generazioni future di soddisfare i propri: il tutto, garantendo sempre la sostenibilità degli interventi, intesa come il soddisfacimento dell’inclusione sociale, dell’ottimizzazione dell’uso delle risorse economiche e della qualità ambientale”.
Da qui “la necessità avvertita di rinnovare, integrare e modificare gli obiettivi e gli indirizzi per la programmazione del governo del territorio principalmente attraverso il recupero e la riqualificazione fisica, ambientale e socio-economica dell’esistente”.
Tutto questo, “alla base di una ‘città affidabile’, in grado cioè di saper indurre nel cittadino maggior fiducia, una ‘città scrigno’ con l’aumento della visibilità e della valorizzazione turistica della città, una ‘città innovativa’ stimolo di crescita e sede di sviluppo delle imprese giovanili, una ‘città attrattiva’ capace di proporsi come porto di arrivo per nuove iniziative industriali e produttive, una ‘città coesa’ in grado di ricucire, rafforzare e consolidare le maglie del tessuto sociale”.

 


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