- Marzo 1, 2022
Accadde in città
Centenario Beppe Fenoglio. Carlo Bo (sindaco Alba) e la figlia Margherita: “Scrittore e partigiano”
Il sindaco: "In molti dei suoi racconti e romanzi ha sempre trasmesso l’affetto profondo per la sua terra, per le colline delle Langhe, le sue opere, sempre attuali, infondono emozioni e sentimenti". Il ricordo di Margherita, la figlia dello scrittore. Guarda il video
“Lo scrittore Beppe Fenoglio, uomo schivo e riservato, modesto e umile, dai grandi valori e ideali”. Parole del sindaco di Alba, Carlo Bo nel centenario della nascita (1° marzo 1922) di un romanziere “per pochi”, che ci ha lasciato appena quarantunenne, ma riconosciuto, apprezzato e ricordato come uno tra i più grandi della letteratura italiana del Novecento.
In molti dei suoi racconti e romanzi ha sempre trasmesso l’affetto profondo per la sua terra, per le colline delle Langhe, “le sue opere, sempre attuali, infondono emozioni e sentimenti” – precisa il sindaco –.
Nelle vallate e alture langarole hanno combattuto i partigiani, gruppi della resistenza, azioni coraggiose che hanno ispirato molti dei romanzi fenogliani, primo fra tutti Il partigiano Johnny, opera autobiografica del 1968, argomenti vissuti e narrati tra lotte e liberazione, dove però prevalgono nello scrittore “il rigore morale e una passione civile”.
Dunque un uomo vissuto tra lotta partigiana e macchina da scrivere: I ventitrè giorni della città di Alba, è sicuramente una tra le sue opere più famose, un’antologia di racconti negli ultimi anni del conflitto mondiale, tra la guerra partigiana e la vita nelle campagne delle Langhe.
“Al termine di estenuanti combattimenti – spiega il sindaco – un riconoscimento albese per il suo impegno nella resistenza. Nel lontano 13 novembre 1949, l’allora Presidente della Repubblica Luigi Einaudi ha apposto sul gonfalone del Comune di Alba la Medaglia d’Oro al Valor Militare”. Un apprezzamento anche per lo scrittore partigiano perché “di Beppe, patrimonio per la città e per il territorio delle Langhe, si continua ancora a parlare con la stessa passione”.
La figlia Margherita Fenoglio lo ricorda con voce strozzata: “un uomo vinto da una morte prematura, all’età di due anni mi restavano soltanto i racconti di mia madre, della nonna e dei suoi strettissimi amici. Una perdita che ha lasciato un segno indelebile tra i suoi appassionati lettori, la loro stima nei confronti di quell’uomo resta per me fonte di consolazione per la sua scomparsa. Ho vissuto tutta la vita con la sua presenza sempre costante – prosegue ”, come costante sarà il ricordo del grande scrittore in occasione del suo centenario.
Dal 1° marzo 2022 al marzo 2023 si celebrerà l’Anno Fenogliano, trecento giorni tra manifestazioni, eventi, meeting, esposizioni e un Convegno internazionale programmati e organizzati dal Centro Studi Fenoglio.
Tra le massime dimostrazioni di affetto del Paese nei confronti dello scrittore, il Ministero dello Sviluppo Economico ha annunciato l’emissione di un francobollo la cui immagine verrà svelata il 1° marzo e l’annullo filatelico per il giorno di emissione. Tra tutti, il ricordo della figlia Margherita che annuncia: “sarà un anno di festa, buon compleanno papà!”,