- Settembre 26, 2019
Cooperazione allo Sviluppo
Bianco: “Deve essere un dovere e un impegno centrale da parte di tutti i Comuni”
Il presidente del Cn presente a un seminario durante cui sono stati sottoscritti protocolli con due regioni del Kurdistan iracheno, già coinvolte nel progetto Municipi senza Frontiere. Marmorale, (Ass. Napoli e coordinatrice del Tavolo nazionale Anci): “Esperienza di Municipi va istituzionalizzata”
“Nella regione del Kurdistan iracheno e siriano si sta giocando una partita importante e come Anci abbiamo il dovere di sostenere le popolazioni di questi territori nel loro percorso di crescita e sviluppo. La cooperazione internazionale deve essere un valore ma anche un obbligo dell’intero sistema dei Comuni italiani”. Lo ha sottolineato Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale dell’Anci e capo della delegazione italiana al Comitato delle Regioni, intervenendo alla conferenza ‘La Cooperazione allo Sviluppo dei Comuni e delle Città metropolitane tra buone pratiche realizzate e nuove prospettive per il 2020’, svoltosi oggi nella sede nazionale dell’Associazione.
L’incontro è servito a fare il punto sull’impegno dei Comuni e dell’Anci per favorire lo scambio e l’utilizzo delle buone pratiche in vista delle attività indicate dalla legge 125/2014 sul partenariato e dell’agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile.
Al termine del seminario l’Anci ha firmato due protocolli di intesa con i governatori di Erbil, Tahir Abdulla Osman Gardi, e di Sulaymaniyah, Havat Abubakar Hussein, entrambe regioni del Kurdistan iracheno già coinvolte nel progetto di cooperazione sostenuto dall’Anci e denominato ‘Municipi senza Frontiere’.
“Con questa firma – ha evidenziato Bianco – stiamo dando seguito all’impegno assunto tre mesi fa di rafforzare il nostro rapporto con le città del Kurdistan iracheno. Si tratta di intese concrete e operative su temi come la protezione civile e il risparmio idrico, cose che migliorano la qualità della vita e con cui vogliamo dare aiutare queste comunità che hanno combattuto per la democrazia e la libertà”. Un’esperienza, questa di Municipi, dalle ricadute concrete e che “ha fornito un modello positivo di integrazione tra le diverse componenti della comunità curda”, ha riconosciuto il console italiano ad Erbil (Kurdistan iracheno) Serena Muroni.
Tra le esperienze di cooperazione presentate, spicca quella di Parma che si è sviluppata avviando progetti con l’Etiopia, il Senegal e il Burundi. Con il primo paese la cooperazione si è concentrata sull’apicoltura e sui sistemi di produzione del miele; mentre con il Senegal è stato creato un rapporto, propiziato dalla comunità senegalese di Parma, per costruire una rete di assistenza pubblica grazie alla formazione di assistenti e l’invio di ambulanze.
Da parte sua il Comune di Gubbio ha promosso un progetto, finanziato dal Governo Italiano (Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo (AICS), e gestito dalla Scuola edile di Perugia, per la formazione di operatori edili in Palestina e Giordania. Un progetto che ha visto la nascita di un vero e proprio ‘Centro palestinese per la formazione e la sicurezza in edilizia’, che consentirà interventi urgenti in un settore in forte crescita.
L’attività del Comune di Reggio Emilia si è invece indirizzata verso alcuni Stati dell’Africa sub equatoriale, come il Mozambico. L’approccio scelto dall’amministrazione comunale reggiana, che ha tra l’altro istituito una commissione consiliare sui diritti e la cooperazione internazionale, è stato da un lato di valorizzare i progetti locali; e dall’altro quello di favorire l’inserimento degli stessi progetti nelle reti di cooperazione già esistenti in Italia e nello specifico nella Regione Emilia Romagna.
Durante la giornata di lavoro è intervenuta anche Laura Marmorale, assessore ai Diritti di cittadinanza e coesione sociale del Comune di Napoli, che ha sottolineato il valore dei progetti avviati dalla sua amministrazione sul terreno della Cooperazione internazionale. Marmorale, nella sua qualità di coordinatrice del Tavolo nazionale Anci sulla cooperazione, ha auspicato l’istituzionalizzazione dell’esperienza di lavoro di Municipi senza Frontiere’. “Abbiamo bisogno di un luogo stabile di confronto tra le diverse esperienze e di costruzioni di modelli e strumenti che possano essere replicati in ciascun contesto territoriale per favorire la crescita e lo sviluppo reciproco”, ha affermato l’assessore partenopeo.