• Ottobre 8, 2019
di Angela Gallo

Fiera Didacta

Piccole scuole, Cerri: “La scuola è il perno del paese. Diamo opportunità ai nostri ragazzi”

Il sindaco di Montecatini Val di Cecina: “Bisogna favorire la permanenza delle piccole scuole attraverso azioni concrete che garantiscano i servizi, dalla banda larga ad un numero adeguato di insegnanti. Per questo è necessario che sia dato seguito alla legge 'Realacci' sui piccoli Comuni"
Piccole scuole, Cerri: “La scuola è il perno del paese. Diamo opportunità ai nostri ragazzi”

“La questione delle scuole è prioritaria per i piccoli Comuni e le zone interne. Come coordinamento nazionale Anci dei Piccoli Comuni, durante l’Assemblea nazionale, che si è svolta a Gornate Olona a luglio scorso, abbiamo stilato un Manifesto che prevede al primo punto la garanzia dei servizi essenziali e, tra questi, si parla proprio delle scuole nei piccoli paesi: centrali per mettere in atto l’Agenda Controesodo, arrestando o meglio ancora invertendo il drammatico trend dello spopolamento”. E’ quanto sottolinea il sindaco di Montecatini Val di Cecina e coordinatore piccoli Comuni di Anci Toscana, Sandro Cerri in occasione della Fiera Didacta, in programma a Firenze il 9 ottobre, che accende i riflettori sull’innovazione della didattica e sul ruolo delle scuole come hub di sviluppo del Paese.
Nel corso dell’incontro, che sarà aperto e coordinato dalla presidente della Commissione istruzione di Anci e vice sindaca di Firenze Cristina Giachi, si affronterà anche il tema del valore delle “piccole scuole per i territori” con un momento dedicato alla presentazione dell’indagine, realizzata nell’ambito del progetto “Piccole scuole” di Anci – Indire, sulla qualità educativa nelle comunità locali.
“Bisogna favorire la permanenza delle piccole scuole – spiega Cerri – attraverso azioni concrete che garantiscano i servizi, dalla banda larga ad un numero adeguato di insegnanti, senza creare scuole di serie B ma puntando alla qualità dell’insegnamento come nelle grandi città. Per questo è necessario che sia dato seguito alla legge ‘Realacci’ sui piccoli Comuni che, in particolare, prevede all’articolo 15 un piano di istruzione per le aree rurali e montane. La scuola è il perno di tutto, bisogna offrire delle opportunità ai nostri ragazzi affinché restino nei piccoli paesi. Senza una buona scuola anche nei piccoli Comuni non c’è futuro”.


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