• Settembre 30, 2019
di Emiliano Falconio

Cultura

La Carta di Agrigento arriva in Europa. Enzo Bianco relatore del parere al Comitato delle Regioni

La Commissione Politica sociale, istruzione, occupazione, ricerca e cultura del Comitato delle Regioni (Sedec) ha deciso oggi di elaborare un parere, che sarà presentato al plenum del CdR, e che avrà come punto cardine l’adozione della Carta di Agrigento come nuova agenda europea per la Cultura
La Carta di Agrigento arriva in Europa. Enzo Bianco relatore del parere al Comitato delle Regioni

La Commissione Politica sociale, istruzione, occupazione, ricerca e cultura del Comitato delle Regioni (Sedec) ha deciso oggi, a larghissima maggioranza, di elaborare un parere, che sarà presentato al plenum del CdR, e che avrà come punto cardine l’adozione della Carta di Agrigento come nuova agenda europea per la Cultura. Ad annunciarlo il presidente del Consiglio nazionale Anci e capo della delegazione italiana al Comitato delle Regioni, Enzo Bianco, nominato relatore del parere.
“Nel momento in cui sta per nascere la nuova Commissione europea – commenta Bianco – le città e le regioni italiane unite chiedono più attenzione per la cultura e per i beni culturali come fattore di crescita sociale e strumento di aggregazione tra le comunità del nostro continente. La Carta di Agrigento, sottoscritta da centinaia di sindaci, dai presidenti delle regioni italiane, e che ha suscitato l’interesse di associazioni del calibro di Italia Nostra, FAI e Federculture, sarà presentata nelle prossime settimane a Roma in un evento organizzato da Anci”.


La trasformazione in parere e l’approdo nella plenaria del Comitato delle Regioni è un passo decisivo per la Carta di Agrigento, nata lo scorso 6 aprile proprio nella città dei templi, presentata dallo stesso Bianco e dal sindaco Lillo Firetto: “La delegazione italiana al Cdr – conclude Bianco – ha dimostrato ancora una volta unità d’intenti, votando in modo unitario e senza distinzioni politiche un documento che può rappresentare davvero l’avvio di una nuova agenda europea per la cultura e la crescita dei popoli”.


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