- Ottobre 16, 2025
Cooperazione internazionale
“Tutto il buono del pomodoro”, Parma esempio di successo di interventi di sviluppo locale in Africa
Il progetto ha realizzato in Burundi un trasferimento di competenze e buone pratiche maturate a Parma
Si è svolto il 15 ottobre 2025, all’Academia Barilla di Parma, l’evento “Tutto il Buono del Pomodoro”, dedicato alla presentazione dei risultati del partenariato territoriale “Maison Parma – Il valore del territorio: la filiera del pomodoro e lo sviluppo sostenibile”, promosso dal Comune di Parma con il sostegno dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e con la partecipazione dell’Anci.
L’iniziativa sponsorizzata da Anci nazionale rappresenta l’esempio di partenariato territoriale voluto dalla legge 125/2014 quale concreta visione di cooperazione internazionale allo sviluppo condotta dagli enti locali come strumento di sviluppo sostenibile e di diplomazia delle città. Il progetto ha realizzato in Burundi, e in particolare nel Municipio di Bujumbura, un trasferimento di competenze e buone pratiche maturate a Parma, creando nuovi posti di lavoro, crescita economica e sviluppo per la comunità locale. La mattinata si è aperta con i saluti del Sindaco di Parma Michele Guerra, del Consigliere della Regione Emilia-Romagna Matteo Daffadà e dei rappresentanti delle istituzioni in Burundi, tra cui gli Ambasciatori Mauro Massoni (Ambasciata d’Italia a Kampala) ed Ernest Ndabashinze (Ambasciata del Burundi in Italia).
Sono intervenuti tutti gli attori coinvolti moderati dal giornalista del Corriere Massimiliano Jattoni Dall’Asén, da Simona Colombo, Dirigente del Settore Relazioni Esterne del Comune di Parma, l’Assessora alla Cooperazione Internazionale e alla Pace Daria Jacopozzi, Alexis Nsabimana, Gualtiero Ghirardi, Alessandro Tassi Carboni, Lorenzo Marini, Edmondo Gilioli, Nadia Monacelli, Pierpaolo Bravin, Riccardo Bevilacqua Lazise, Fabiana Di Carlo e Luca Rizzo Nervo.
Maison Parma: un ponte tra territori
Avviato nel maggio 2021, Maison Parma ha avuto come obiettivo generale il rafforzamento delle capacità del Municipio di Bujumbura nello sviluppo socio-economico e nella valorizzazione del territorio, condividendo le competenze maturate a Parma sulla filiera agroalimentare del pomodoro come modello di sviluppo sostenibile puntando non solo alla produzione di pomodoro ma anche alla realizzazione della filiera di trasformazione del prodotto.
Tra i risultati più significativi:
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la realizzazione di un centro di trasformazione del pomodoro a Bujumbura, inaugurato l’8 maggio scorso, una struttura di 135 m² capace di lavorare fino a 1,4 tonnellate di prodotto al giorno;
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la creazione di champ école per la sperimentazione di nuove tecniche di coltivazione e irrigazione;
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attività di formazione sulla sicurezza alimentare e sull’avvio di microimprese locali;
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la nascita di un Consorzio di Contadini Locali, che favorisce l’inserimento lavorativo di giovani e donne.
Il progetto, assume un valore esemplare perché vede il Comune di Parma promotore e regista dell’azione e il coinvolgimento della Università di Parma, dell’istituto IMEM del CNR, della società civile e di ASVI quale OSC conoscitrice del territorio burundese, CNA Parma, Azienda Agraria Sperimentale Stuard, Comune e Provincia di Bujumbura, APE Burundi e CASOBU ed ha permesso la creazione sul territorio emiliano di Parma-Alimenta.
La diplomazia della Food Valley
«Parma è la capitale della Food Valley e la nostra esperienza agroalimentare diventa strumento di diplomazia culturale e cooperazione internazionale», ha dichiarato il Sindaco Michele Guerra, sottolineando come la città riesca a mettere a sistema competenze industriali, culturali e sociali per generare sviluppo sostenibile anche oltre i confini locali. Il pomodoro, prodotto in Burundi dalle nuove cooperative di lavoratori e lavoratrici create e che si occupano anche della trasformazione, è stato il protagonista della giornata fino all’assaggio organizzato dagli Chef di Academia Barilla del piatto tradizionale italiano che sposa perfettamente la pasta e che inizia a prendere piede nella dieta di Bujumbura. Durante l’evento è stata annunciata inoltre la partecipazione del Comune di Parma al nuovo intervento, promosso con la Regione Emilia-Romagna come capofila e sostenuto da AICS che darà continuità al progetto Maison Parma con un focus sull’agricoltura sostenibile e di qualità, valorizzando le produzioni in rotazione con il pomodoro.
La presenza congiunta di Parma e della Regione Emilia-Romagna nel proseguo dell’azione avviata in Burundi è’ stata sottolineata nell’intervento di Antonio Ragonesi, capo Area relazioni internazionali dell’Anci, come esempio vincente di partenariato territoriale per lo sviluppo sostenibile, una dimensione territoriale che da concretezza alla cooperazione allo sviluppo e a cui dovrebbe prestare particolare attenzione anche la struttura del Piano Mattei.