• Settembre 30, 2022
di Giuseppe Pellicanò

Pari opportunita’ 

Terranova: “Sentenza Consulta su doppio cognome passo importante, ma serve maggior coordinamento”

La vicepresidente e delegata Anci ha preso parte ad un convegno organizzato con la Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano. “Il legislatore intervenga sul tema della potenziale moltiplicazione dei cognomi secondo quanto indicato dalla stessa Corte”
Terranova: “Sentenza Consulta su doppio cognome passo importante, ma serve maggior coordinamento”

“La decisione con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato illegittime, oltre che discriminatorie e lesive dell’identità del figlio, le norme che attribuiscono, in maniera automatica, il cognome del padre ai figli, per quelli nati nel matrimonio, fuori dal matrimonio e adottivi, segna un piccolo grande passo verso la parità e l’uguaglianza. Restano comunque alcune questioni operative da chiarire, per le quali sollecitiamo un maggior coordinamento con il Ministero dell’Interno, dichiarandoci sin da adesso disponibili al confronto”. Lo ha evidenziato Maria Terranova Vicepresidente di Anci e delegata alle Pari Opportunità, che ha partecipato al Convegno ‘Doppio cognome Mai più denunce di nascita presentate dal solo padre – La sentenza della Corte costituzionale per la parità di genere’, organizzato con la Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano.
Terranova ha ricordato come la decisione della Consulta dello scorso aprile “disegna una vera rivoluzione e sottolinea come il meccanismo attuale altro non è se non il retaggio di una potestà maritale e di una concezione patriarcale della famiglia tramontate e non più coerenti con il valore costituzionale dell’uguaglianza tra uomo e donna”. In questo percorso “alcuni Comuni, come Termini Imerese, si sono già attivati per l’attuazione della sentenza e Anci – aggiunge Terranova – si farà promotrice della diffusione delle buone pratiche che le Amministrazioni hanno realizzato in autonomia”.
Sul tappeto, però, restano alcune questioni insolute ad iniziare dall’intesa sull’ordine dei due cognomi da attribuire al figlio. “Se tale intesa non arriva, toccherà decidere al giudice il cui intervento – ha evidenziato la delegata Anci – è già previsto dall’ordinamento giuridico in tutti i casi di disaccordo sulle scelte riguardante i figli”.
Ma uno degli “ostacoli evidenziati nel dare ai figli il doppio cognome è che nel succedersi delle generazioni i cognomi diventerebbero infiniti, generando – ha spiegato Terranova – un vero meccanismo moltiplicatore dei cognomi”. Su questo punto “sono stati gli stessi giudici costituzionali ad auspicare un intervento impellente del legislatore, delineando una possibile soluzione: la scelta del cognome attribuito al primo figlio sia vincolante rispetto ai figli successivi della stessa coppia”, ha concluso la vicepresidente Anci.