• Novembre 25, 2022
di Redazione Anci

Violenza sulle donne

Terranova: “Ministra Roccella convochi cabina regia, serve sostegno diretto a centri anti violenza”

La sindaca di Termini Imerese e delegata Anci alle Pari opportunità, Maria Terranova, è intervenuta in occasione delle celebrazioni per la giornata contro la violenza sulle donne che cade oggi 25 novembre: "Cambiare l’attuale modello di gestione delle risorse incentrato sulle regioni e sostenere direttamente Comuni e reti territoriali
Terranova: “Ministra Roccella convochi cabina regia, serve sostegno diretto a centri anti violenza”

“All’insediamento del nuovo governo, come primo atto, ho scritto una lettera alla Ministra Roccella chiedendo di prestare attenzione ai ritardi con cui le risorse statali arrivano a Comuni, Centri antiviolenza e case rifugio come segnalato, peraltro, non solo dalle reti delle donne vittime di violenza, ma dalla stessa Corte dei Conti che ha rimarcato il problema della gestione nelle regioni destinatarie dei finanziamenti. Ho chiesto, inoltre, alla Ministra Roccella di convocare l’Osservatorio nazionale e la Cabina di regia previsti dalla legge che disciplina il Piano strategico nazionale contro la violenza maschile sulle donne”. Lo dichiara la sindaca di Termini Imerese e delegata Anci alle Pari opportunità, Maria Terranova, in occasione delle celebrazioni per la giornata contro la violenza sulle donne che cade oggi 25 novembre
“In questa giornata che è ormai diventata la settimana del 25 novembre, dedicata alle azioni di contrasto alla violenza sulle donne, sono migliaia le iniziative promosse nei Comuni tutti, grandi e piccoli, del nord e del sud del Paese a dimostrazione che il fenomeno della violenza maschile sulle donne è trasversale e tocca tutti noi”.
“A Termini Imerese, a partire da oggi e per i prossimi giorni – ha riferito Terranova – porteremo avanti diverse iniziative di sensibilizzazione che vedranno coinvolte Associazioni del territorio, scuole, forze dell’ordine fino alla inaugurazione della Stanza rosa, spazio accogliente che servirà ad aiutare le donne che hanno subito una violenza a denunciare l’accaduto, in un ambiente protetto e riservato”.
La delegata Anci ha poi sottolineato come sia “assolutamente necessario potenziare gli strumenti di prevenzione, investendo maggiori risorse su strumenti anche tecnologici che rendano efficaci i provvedimenti di allontanamento degli uomini autori delle violenze e degli ammonimenti, ma soprattutto serve grande attenzione alla formazione e aggiornamento degli operatori tutti: quelli comunali, quelli sanitari, della giustizia e delle forze dell’ordine. Perché oltre a combattere una cultura violenta e stereotipi di genere, bisogna incoraggiare ancora le donne a denunciare e, quindi, ad avere in tutte le province italiane, in tutte le Procure della Repubblica, in tutte le Questure e caserme dei carabinieri, personale qualificato che prende in carico la denuncia e attiva la rete dei servizi territoriali”.
Infine Terranova ha ricordato che “i Comuni italiani insieme a tante associazioni di tutela delle donne vittime di violenza hanno lavorato in questi anni proprio per potenziare le reti territoriali dei servizi di protezione e di tutela delle donne vittime di violenza con i CAV Centri antiviolenza e con le Case rifugio. Serve però cambiare l’attuale modello di gestione delle risorse tutto incentrato sulle regioni e valorizzare e sostenere direttamente i Comuni e le reti territoriali a partire dai più grandi centri urbani del nostro Paese”.