• Giugno 15, 2021
di Aldo Musci

Rischi ambientali

Sugli stabilimenti a rischio incidenti decisive l’informazione e la partecipazione dei cittadini

Il seminario informativo organizzato dall’Anci, in collaborazione con Il Ministero della Transizione ecologica e Ispra sul tema “Stabilimenti a rischio d’incidente rilevante (DLgs 105/2015): le attività dei Comuni e l’informazione al pubblico” ha focalizzato la normativa di settore e il ruolo assegnato agli enti locali dalla Direttiva Seveso
Sugli stabilimenti a rischio incidenti decisive l’informazione e la partecipazione dei cittadini

Si è svolto il seminario informativo organizzato dall’Anci, in collaborazione con Il Ministero della Transizione ecologica e Ispra sul tema “Stabilimenti a rischio d’incidente rilevante (DLgs 105/2015): le attività dei Comuni e l’informazione al pubblico”. Come è noto, la normativa “Seveso” (D.lgs. 105/2015) identifica come stabilimenti a rischio di incidente rilevante i siti ove siano presenti sostanze pericolose in quantitativi tali da poter dare luogo, in caso di eventi incidentali a un pericolo per la salute umana o per l’ambiente. Ciascun Comune nella cui area è localizzato uno stabilimento industriale soggetto alle disposizioni del decreto deve rendere permanentemente disponibile al pubblico le informazioni relative alla presenza degli stabilimenti. A tal fine è stato istituito il servizio Web “Seveso query”. In altre parole, partecipazione e coinvolgimento informato dei cittadini, quella che gli americani chiamano “Risk Communication”, sono l’essenza di ogni attività di prevenzione e di gestione dei rischi ambientali per la quale i Comuni sono chiamati a svolgere un ruolo fondamentale. Questo, in sintesi, il contenuto degli interventi svolti dai relatori. In particolare, nel corso del seminario è stata introdotta e illustrata la normativa di settore, analizzando gli strumenti utili ai Comuni per attuare la propria funzione. Ragonesi ha ricordato che nel marzo 2021 Anci, il ministero della Transizione Ecologica e Ispra hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per permettere ai Comuni di accedere all’inventario degli stabilimenti a rischio d’incidente rilevante per il reperimento delle informazioni necessarie ai fini degli adempimenti posti in capo ai Comuni interessati in materia di informazione al pubblico. Il servizio web consente ai Comuni in cui siano presenti tali stabilimenti, inclusi i Comuni limitrofi interessati dalla loro presenza, di mettere permanentemente a disposizione del pubblico le informazioni fornite dal gestore, senza pregiudizio per le iniziative di comunicazione già adottate o da realizzare. Ragonesi ha, inoltre, comunicato che Anci partecipa al Gruppo di lavoro inter istituzionale promosso dal Dipartimento della Protezione Civile, ai sensi dell’art. 11 del d.lgs. n. 105/2015, al quale aderiscono anche le Regioni, i Ministeri competenti e  il sistema delle Agenzie ambientali, oltre all’Istituto Superiore di Sanità e all’INAIL. Gruppo che sta lavorando all’aggiornamento delle Linee Guida per la predisposizione del piano d’emergenza esterna, con lo scopo di favorire  l’uniforme applicazione della normativa sul territorio nazionale e di fornire un supporto operativo alle Prefetture, ai Comuni e agli altri soggetti competenti, per lo svolgimento degli adempimenti riguardanti la Pianificazione dell’emergenza esterna e la relativa informazione alla popolazione. Tema, quello della partecipazione dei cittadini, ripreso pure da Alfredo Pini, Direttore del Dipartimento per la valutazione, i controlli e la sostenibilità ambientale di ISPRA. Soprattutto Andrea Santucci – Capo settore rischio industriale rilevante MiTE  – si è concentrato sul ruolo del Comune rispetto all’informazione del pubblico. Le nuove Linee guida per l’informazione alla popolazione (ai sensi dell’art. 21 comma 7 del d.lgs. n. 105/2015 – sono state invece spiegate da Francesco Geri, Dipartimento della Protezione Civile. L’illustrazione del servizio web “Seveso query” a supporto degli adempimenti per l’informazione al pubblico a carico dei Comuni è stata affidata a Gianfranco Capponi, responsabile Sezione “Analisi Integrata dei Rischi Industriali” ISPRA. Infine, le indicazioni operative per l’applicazione delle norme le ha fornite Francesco Nannetti – Ufficio Prevenzione del Rischio nelle Attività Industriali della Città Metropolitana di Torino.