• Dicembre 19, 2018
di Emiliano Falconio

Acqua pubblica

Stefàno: “Condividiamo approccio ma servono certezze su risorse e autonomia gestione”

“Certezza sulle coperture finanziarie della legge, garanzie sull’autonomia degli enti locali nella scelta dei modelli di gestione”. Il presidente della commissione Servizi pubblici locali Anci Enrico Stefàno, al termine dell’audizione alla Camera, sulla proposta di legge sull’acqua pubblica.

pdl-idrico-Daga-1“Certezza sulle coperture finanziarie della legge, garanzie sull’autonomia degli enti locali nella scelta dei modelli di gestione e revisione di modalità e termini del periodo transitorio”. Così il presidente della commissione Servizi pubblici locali dell’Anci e consigliere comunale di Roma, Enrico Stefàno, al termine dell’audizione presso la commissione Ambiente della Camera, dove Anci è stata ascoltata in merito alla proposta di legge sull’acqua pubblica.
“Abbiamo esposto il nostro documento in un clima molto collaborativo – ha detto Stefàno – condividendo gli obiettivi della legge, rimarcando tuttavia che riteniamo necessario un raccordo costante con gli enti locali per garantire un percorso che possa consentire il raggiungimento degli obiettivi di legge. La posizione riportata – ha continuato il consigliere capitolino – è frutto di un lavoro condiviso tra Comuni grandi e piccoli, svolto nell’ambito della Commissione Anci. Abbiamo evidenziato tre criticità principali. La prima riguarda i tempi del regime transitorio, oneroso ed a nostro avviso eccessivamente stretti per trasformare le società di gestione da miste a in house. C’è poi da salvaguardare l’autonomia degli enti locali nella scelta sul modello di gestione che non può essere unicamente il ricorso alle aziende speciali. Prevedere anche altre forme di gestione, con opportuni correttivi, potrebbe essere quindi un giusto compromesso. Infine, ma non per ultimo, il tema delle risorse dedicate al processo di riforma, attualmente aleatorio e poco chiaro, mentre servirebbero coperture certe e stabili, soprattutto per gli enti più piccoli”.
Sempre sul capitolo risorse, il presidente della commissione Anci ha inoltre rimarcato come “secondo alcuni studi, tutto questo processo può costare circa venti miliardi di euro e senza coperture adeguate potrebbero esserci contenziosi con le società private e sofferenze nei bilanci dei Comuni”. “Il clima è stato molto collaborativo – ha quindi ribadito Stefàno – e, come Anci, siamo a disposizione per un confronto costruttivo, al fine di portare l’esperienza degli enti locali alla per la buona riuscita del target della legge”.


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