- Novembre 18, 2020
Dialogo con il Governo
Speranza: “Contro il Covid è cruciale il dialogo tra le istituzioni, decisivo il ruolo dei sindaci”
Il ministro della Salute: "Centrali i Comuni per il patto per la Salute". Il ministro Patuanelli: “Grazie Mattarella per aver ricordato che in questo momento bisogna abbandonare le logiche di contrapposizioni”. Il Commissario Ue Gentiloni: “I veti di Ungheria e Polonia rientreranno”“Penso che per vincere la sfida che abbiamo di fronte serva il massimo della collaborazione istituzionale, come è stato nei giorni più drammatici di marzo. Dobbiamo recuperare quella capacità di costruire insieme un messaggio univoco da indirizzare ai cittadini, per il contributo decisivo che questi possono apportare”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza, intervenendo ai lavori dell’assemblea, durante cui ha sottolineato come, “secondo la Costituzione, la Repubblica tutela la salute, e ciò significa che tutte le istituzioni nel complesso sono tenute a farlo: il governo centrale, le regioni e i comuni”. “Il ruolo dei sindaci in questo Patto per la salute è decisivo – ha aggiunto – perché sui territori ci sono esperienze e competenze davvero fondamentali se vogliamo provare a vincere questa sfida”.
“C’è una lezione che abbiamo imparato in questi mesi – ha proseguito il Ministro – ed è la necessità di una nuova stagione di investimenti nella sanità pubblica. Quando questa crisi sarà alle nostre spalle, mi auguro nel più breve tempo possibile, avremo bisogno di rifocalizzare la nostra attenzione sulla centralità di politiche di investimento sulla sanità. Per troppo tempo la sanità è stata considerata un luogo dove recuperare risorse, quando mancavano, e non un luogo in cui metterle. Troppo spesso negli anni i presìdi sanitari sono stati impoveriti e oggi paghiamo il prezzo di tutto questo. La parola chiave che ho in testa per la riforma del servizio sanitario nazionale è prossimità, un Servizio Sanitario Nazionale che arriva il più possibile vicino al cittadino. In questo scenario il ruolo dei sindaci è decisivo e li ringrazio per tutto il lavoro che svolgono”.
“Grazie al presidente della Repubblica Sergio Mattarella per le parole che ieri in questa sede ha voluto regalare a chi governa e a chi fa politica. Credo sia assolutamente necessario abbandonare le logiche di contrapposizioni in questo momento e camminare nel sentiero della corresponsabilità delle cose che vengono fatte”. Così il ministro dello Sviluppo economico, Stefano Patuanelli nel intervenendo all’Assemblea dell’Anci nel dibattito sulle strategie per uscire dalla crisi del Covid.
“In questo momento in cui la crisi sanitaria crea grande difficoltà economica il ruolo dei sindaci anche dal punto di vista della tenuta sociale è fondamentale”, ha aggiunto il responsabile del dicastero dello Sviluppo Economico.
Patuanelli ha anche fatto un annuncio importante: Nelle prossime ore pubblicheremo le linee guida per la strategia nazionale per l’idrogeno. Ne parlerò con il ministro dell’Economia tedesco Peter Altmaier e poi con il ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire per dire che l’Italia c’è nell’ambito della strategia Ue per l’idrogeno e che il nostro è un ruolo centrale”. L’Italia – ha rilevato – “può essere un hub centrale nella produzione, il trasporto e lo stoccaggio dell’idrogeno. “Le sperimentazioni che si stanno facendo sono positive, avremo un vantaggio infrastrutturale rispetto ad altri paesi. La vicinanza al continente africano ci può consentire di produrre con fonte rinnovabile idrogeno verde”, si è augurato il ministro.
“Se la crisi del 2009 è legata all’immagine dei dipendenti che lasciano con gli scatoloni la sede della Lehman Brothers, quella della pandemia è legata alle città vuote ed al Papa che cammina da solo nella pioggia in Vaticano”. È partito da questa considerazione l’intervento in streaming del Commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni.
“In questa pandemia le città – ha proseguito – sono allo stesso tempo epicentro della crisi ma anche frontiera dell’innovazione”, ha aggiunto sottolineando il ruolo delle città che restano i principali protagonisti degli investimenti sul territorio”. Quanto al Recovery Fund ed ai veti posti da Ungheria e Polonia, il commissario si è mostrato ottimista: “Lo squilibrio socioeconomico provocato dal Covid ha colpito tutti in modo indistinto e credo che alla fine queste difficoltà verranno superate”.