• Gennaio 9, 2013
di anci_admin

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Riforme – Sole 24 Ore, Consensi trasversali all’agenda Squinzi. Ok dei sindaci a revisione Titolo V

Consensi trasversali nei partiti e pieno appoggio dei Comuni alle priorità indicate da Giorgi...

Consensi trasversali nei partiti e pieno appoggio dei Comuni alle priorità indicate da Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria, nell’articolo uscito ieri sul Sole 24 Ore per rilanciare il Paese.
Una politica industriale, nell’”interesse generale” e una riforma del Titolo V della Costituzione, che “riveda gli assetti istituzionali e il perimetro dello Stato” da cui ottenere i risparmi di spesa “non lineari” necessari per ridurre le tasse, e una Pa che non sia da ostacolo alle imprese e un sistema adeguato di infrastrutture adeguato allo sviluppo sono le proposte di Squinzi.
Tra le prime reazioni riprese oggi dal più diffuso giornale economico italiano emerge con chiarezza l’urgenza da parte degli enti locali della riforma del Titolo V. Da Nord a Sud i sindaci chiedono un’«agenda dei Comuni» per rivedere da subito il patto di stabilità e la riduzione dei tagli. “Tagli più equi” è l’appello del presidente Anci Lombardia e sindaco di Varese,  Attilio Fontana, mentre Wladimiro Boccali, presidente Anci Umbria e sindaco di Perugia, sottolinea come “la revisione non deve essere un tabù, specie se serve a semplificare lo Stato per ridurre i costi e migliorare il funzionamento delle istituzioni”.
Sul fronte politico, sintonia tra centro e centro-destra sulla revisione dell’architettura dello Stato. Per l’ex ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, “l’Italia è troppo lenta e complicata, ha un’amministrazione che è una palla al piede per le nostre aziende, un regalo per i concorrenti”. “Un Paese senza imprese competitive o che le criminalizzi non va da nessuna parte”, ha detto il responsabile economico dell’Udc, Gianluca Galletti.
Rispetto al mercato del lavoro, il Pd guarda all’economia reale. Stefano Fassina, responsabile economico Pd, punta l’attenzione sulla necessità di una “politica del lavoro” scevra da facili retoriche; mentre sulle tasse, l’ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano, sottolinea: “le risorse non vanno destinate solo al risanamento”. (com/fdm)