• Settembre 30, 2025
di Giuseppe Pellicanò

Finanza locale

Rifiuti speciali, Canelli alla Camera: “Norma incide su bilanci Comuni, si rifletta su alternative”

Il sindaco di Novara e delegato alla Finanza locale dell’Anci, in audizione davanti alla commissione Finanze nell’ambito dell’esame della proposta di legge in materia di applicabilità della quota fissa della tassa sui rifiuti alle aree produttive
Rifiuti speciali, Canelli alla Camera: “Norma incide su bilanci Comuni, si rifletta su alternative”

“La norma che prevede l’esclusione dalla superficie assoggettabile al prelievo sui rifiuti delle aree ove si formano rifiuti speciali non è condivisa da Anci così come formulata. Innanzitutto perché, producendo un’esenzione totale e retroattiva, potrebbe determinare un aumento del prelievo su famiglie e piccole attività economiche. Inoltre, i Comuni sarebbero esposti al rischio di richieste di rimborso per gli ultimi cinque anni aggravando le loro difficoltà sulla parte corrente. Chiediamo di ripartire dalla proposta Anci già emersa in fase di confronto tecnico sull’attuazione della delega fiscale che permetterebbe di calibrare meglio sulla platea dei contribuenti il costo dei servizi indivisibili”. Lo ha affermato Alessandro Canelli, sindaco di Novara e delegato alla Finanza locale dell’Anci, in audizione davanti alla commissione Finanze della Camera, nell’ambito dell’esame della proposta di legge in materia di applicabilità della quota fissa della tassa sui rifiuti alle aree produttive di rifiuti speciali. (Leggi documento)
Canelli ha ricordato come in base alla normativa, “i Comuni devono coprire il costo del servizio interamente con la tariffazione. Quindi, quello che tiriamo via da una parte, dobbiamo andare a prenderlo da un’altra, in questo caso sulle utenze domestiche e sui piccoli esercizi commerciali. Una situazione – ha precisato – che ci preoccupa in maniera considerevole anche perché le dinamiche inflattive degli ultimi anni hanno già colpito il costo del servizio dei rifiuti”.
Anci ha poi indicato un altro punto critico di ordine giuridico. “La giurisprudenza consolidata della Cassazione stabilisce che per le aziende che producono rifiuti speciali la parte variabile ovviamente può essere sgravata, ma la parte fissa – ha detto Canelli – deve essere mantenuta. Tale porzione va a coprire i costi generali del servizio, legati agli investimenti per la raccolta e lo smaltimento rifiuti ma anche di igiene urbana, a cui tutti devono partecipare”.
Il delegato alla Finanza locale ha sottolineato che “non siamo contrari a una revisione o comunque ad un ragionamento su come normare meglio questo aspetto della tariffazione. Ma chiediamo un intervento alternativo, che consenta di giungere ad una corretta e coerente tassazione anche delle superfici produttive di rifiuti speciali calibrando meglio sulla platea dei contribuenti il costo dei servizi indivisibili”. Tutto questo garantendo “uniformità di applicazione territoriale della disciplina, così da garantire regolarità e certezza al settore”.