• Aprile 13, 2022
di Emiliano Falconio e Angela Gallo

Edilizia sociale

Presentati a Roma i progetti Pinqua, Dota: “Il programma apripista delle procedure per il Pnrr”

Durante i lavori sono stati illustrati i progetti selezionati dall'Alta Commissione per la Qualità dell'Abitare sul contrasto al degrado delle periferie, sull’efficientamento dell'edilizia residenziale pubblica e sulla rigenerazione urbana attraverso le voci di sindaci e amministratori locali intervenuti all’evento
Presentati a Roma i progetti Pinqua, Dota: “Il programma apripista delle procedure per il Pnrr”

ROMA (MAXXI) – Presentati a Roma i primi risultati dei progetti Pinqua, il Programma innovativo nazionale sulla qualità dell’abitare finanziato con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nell’ambito dell’incontro organizzato dal Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili in collaborazione con il Museo Maxxi di Roma. Durante i lavori sono stati illustrati i progetti selezionati dall’Alta Commissione per la Qualità dell’Abitare sul contrasto al degrado delle periferie, sull’efficientamento dell’edilizia residenziale pubblica e sulla rigenerazione urbana attraverso le voci di sindaci e amministratori locali intervenuti all’appuntamento a cui ha preso parte anche il vice segretario generale dell’Anci e componente dell’Alta Commissione PinqUA, Stefania Dota e il ministro per le Infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini.
“Il programma Pinqua è un esempio di buona amministrazione e collaborazione tra tutti gli attori coinvolti che ha come obiettivo quello di migliorare la qualità la vita delle persone. Dobbiamo ripensare le politiche urbane privilegiando il concetto della qualità dell’abitare attraverso la trasformazione urbanistica della città fondata sulla sostenibilità sociale, economica e culturale”. Lo ha sottolineato il vice segretario generale dell’Anci, Stefania Dota che ha ricordato la grande risposta al programma da parte di Comuni e Città metropolitane e l’impegno dell’Anci.
“Il 72% dei progetti finanziati – ha proseguito Dota – sono stati presentati dai Comuni e il 10% dalle Città metropolitane. Il programma ha fatto da apripista rispetto alle procedure adottate che auspichiamo ci consentiranno di rispettare i tempi stringenti del Pnrr. Sono attivi già 4 accordi quadro attivati da Invitalia per 69 soggetti attuatori per 261 interventi che valgono complessivamente 820 milioni di euro. Il protocollo con Invitalia è stato attivato dall’Anci prima ancora che la circolare n. 6 del Mef autorizzasse il Mims a farlo. Ciò a testimonianza dell’impegno dell’Anci a sostegno e supporto dei Comuni e delle Città metropolitane per la realizzazione degli investimenti del Pnrr. I Comuni hanno dimostrato – ha concluso Dota – di presentare progetti non solo di qualità ma di crederci”.
Nel corso dell’incontro spazio alla presentazione dei primi progetti finanziati dal Pinqua tra cui quello del Comune di Corigliano Rossano “Nuove Energie per l’Abitare – SchiavoNEA” che punta ad incrociare le esigenze dei cittadini garantendo la sicurezza degli abitanti dai rischi idrogeologici e valorizzando le infrastrutture verdi e il paesaggio autoctono.
“Per noi il Pinqua rappresenta uno strumento decisivo e dirompente per ripartire con una nuova marcia – ha sottolineato il sindaco Flavio Stasi. – Abbiamo concepito l’abitare come senso di comunità riqualificando non in termini meramente edilizi ma con una proiezione verso il futuro pensando ad una rigenerazione sotto il punto di vista sociale ed economico del nostro patrimonio urbanistico”.
Interventi integrati sia di edilizia sociale che di riqualificazione urbana puntando alla valorizzazione della scuola come motore, sequenza e ritmo dell’intera città. È questo il focus del progetto del Comune di Mantova “Quartiere & Innovazione” che ha saputo coinvolgere diversi attori locali. “Quando progetti pubblici sono ben mirati – ha sottolineato il sindaco Mattia Palazzi – riescono a coinvolgere anche soggetti privati in grado di rivitalizzare le nostre città e quartieri”.
A Cuneo invece si è puntato su una comunità integrata nella natura. Un progetto innovativo coerente con la transizione ecologica e lo sviluppo sostenibile del territorio sul modello della smart city. Il sindaco Federico Borgna ha illustrato il cuore del progetto basato sul concetto di rigenerazione non solo riqualificazione: “Il focus non sono i cantieri che da soli non bastano ma le funzioni che si vogliono portare nello spazio. Ci siamo basati sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu, sugli Sdgs per ricostruire la piramide demografica della città”.
“Caruggi, rigenerazione del centro storico” è il progetto pilota del Comune di Genova che prevede 19 interventi integrati che si intersecano con i principi della green economy illustrato dall’assessore all’urbanistica, Simonetta Cenci.
“Siamo orgogliosi che Genova sia stata scelta come progetto pilota – ha detto il sindaco Marco Bucci – E’ una grande scommessa, vogliamo che la zona dei Caruggi possa ritornare ad essere spazio da vivere garantendo servizi ai cittadini: dalla mobilità al verde urbano”.
Il Comune di Roma ha proposto invece un progetto per la demolizione di un edificio scolastico e la realizzazione di residenze pubbliche (70 alloggi) coinvolgendo la comunità locale.
“L’amministrazione ha voluto creare un percorso sinergico – ha spiegato l’assessore Maurizio Veloccia – coinvolgendo anche le principali Università di Roma mettendo assieme le intelligenze del territorio”.
L’incontro è proseguito con la proposta del Comune di Milano, secondo progetto pilota della giornata, “Metropoli di quartieri. Infrastruttura per l’abitabilità nei quartieri della città pubblica” presentato dall’assessora alla mobilità, Arianna Censi che ha parlato della necessità di costruire un’idea di comunità, del bello e del verde per “nuova tessitura sociale che genererà grandi opportunità per i territori”.
E’ toccato poi al Comune di Teramo parlare degli aspetti innovativi del progetto per la riqualificazione di un ampio complesso di edilizia residenziale pubblica ai margini del centro storico.
“Il progetto Pinqua è fondamentale per noi in una città in cui ci sono ancora 4 mila persone sfollate in seguito al sisma. La nostra è una città che vive un disagio abitativo profondo per questo attraverso il progetto – ha detto il sindaco Gianguido D’Alberto – abbiamo voluto garantire una ricucitura sia nello spazio che nel tempo mantenendo l’identità storica dell’area. Abbiamo pensato ad un intervento per le persone e partecipato che ha coinvolto i cittadini”.
Il dibattito si è concluso con la presentazione del progetto del Comune di Lecce sulla rigenerazione dell’ex Galateo, una ex struttura ospedaliera per garantire nuovi servizi per la cittadinanza con l’intervento dell’assessore regionale all’urbanistica Anna Grazia Maraschio.