• Febbraio 26, 2013
di anci_admin

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Politiche coesione – Avviato confronto Anci-Dps per valorizzare ruolo comuni nella governance delle risorse Ue 2014-2020

Costruire un gruppo di coordinamento permanente di comuni, che sia sede di scambio con i ministeri d...

Costruire un gruppo di coordinamento permanente di comuni, che sia sede di scambio con i ministeri dello sviluppo e della coesione, per valorizzare al massimo il ruolo delle città nella nuova programmazione Ue degli investimenti, e la finalizzazione diretta degli interventi per le aree interne, costruendo così un nuovo modello di governance  dei fondi comunitari. E’ l’obiettivo finale del percorso avviato oggi in Anci con un seminario che ha consentito un primo confronto tra i rappresentanti delle città metropolitane e di altri comuni che si sono distinti nel precedente ciclo di programmazione ed il Dipartimento per lo Sviluppo economico del ministero. Un confronto che arriva a seguito della consultazione pubblica che il ministro per la coesione territoriale, Fabrizio Barca, ha avviato per la definizione degli strumenti di programmazione della nuova politica di coesione comunitaria per il ciclo 2014-2020, riconoscendo il ruolo strategico che le grandi aree urbane devono svolgere. Un passaggio che va adesso consolidato  attraverso la definizione puntale dell’accordo di partenariato Italia-Ue e dei programmi attuativi delle priorità di intervento.
Al seminario, cui hanno preso parte Sabina De Luca, Capo dipartimento per le politiche di sviluppo del ministero e Marco Magrassi dell’ Unità di Valutazione degli Investimenti Pubblici dello stesso dicastero, sono intervenuti i rappresentanti dei Comuni di Roma, Torino, Genova, Milano, Aosta, Trento, Bolzano, Trieste, Venezia, Bologna, Firenze, Perugia, Ancona, L’Aquila, Campobasso, Napoli, Bari, Potenza, Catanzaro, Reggio Calabria, Messina, Catania, Salerno, Palermo e Cagliari.
Nel suo intervento Giorgio Orsoni, sindaco di Venezia e delegato Anci alle città metropolitane, ha sottolineato l’interesse delle grandi realtà urbane sui temi della programmazione e dell’utilizzo delle risorse Ue. “Come amministrazioni comunali dobbiamo arrivare a dialogare direttamente con l’Unione avendo prima capito al nostro interno gli obiettivi che intendiamo prefiggerci per lo sviluppo delle realtà urbane”. Secondo il sindaco di Venezia, in un “momento in cui l’Europa mette a disposizione importanti risorse per le città, è nostro preciso dovere farci trovare preparati evitando che Bruxelles ci imponga determinati modelli portati avanti da altre realtà”. Per questo è fondamentale “lavorare d’intesa con il ministero per costruire nuovi modelli di governance delle risorse che portino ad una maggiore redditività degli interventi ed ad una migliore programmazione”, ha concluso il sindaco veneziano. (gp)