- Luglio 13, 2018
#PiccoliComuni2018
Il messaggio del Presidente Mattarella: “Piccoli comuni preziosi per crescita Paese”
Per il Capo dello Stato "assicurare una buona qualità della vita nei centri di minori dimensioni vuol dire combattere le diseconomie tipiche delle aree urbane affollate e proporsi un modello di vita sostenibile
“La legge sui piccoli Comuni, approvata nella scorsa legislatura da una larga maggioranza parlamentare, ha consentito di compiere un passo significativo in direzione di un riconoscimento pieno dei diritti di cittadinanza anche per i cittadini dei centri demograficamente minori. Ora, anche grazie al contributo di idee e di esperienze di tanti sindaci, è necessario andare avanti con progetti di riqualificazione dei centri storici, di coordinamento e potenziamento dei servizi per i cittadini, di investimento sulle innovazioni tecnologiche e la cura dell’ambiente, di promozione del turismo e delle economie locali”. Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della XVIII Conferenza Nazionale Anci Piccoli Comuni.
I centri più piccoli rappresentano “una rete preziosa”, sottolinea il Capo dello Stato e “tutti i livelli di governo sono chiamati a fare la loro parte. Nei piccoli Comuni vive una parte consistente della nostra popolazione”. “La nostra Penisola – prosegue Mattarella – è ricca di centri abitati grandi e piccoli, ciascuno dei quali esprime la cultura delle popolazioni che li hanno fondati, è specchio della industriosità dei suoi abitanti, passati e presenti, testimonia le virtù civiche proprie alla comunità attraverso le istituzioni comunali che li amministrano”.
Per il Capo dello Stato “assicurare una buona qualità della vita nei centri di minori dimensioni vuol dire combattere le diseconomie tipiche delle aree urbane affollate e proporsi un modello di vita sostenibile. Occorre evitare lo spopolamento e il depauperamento dei territori, fenomeni forieri di disgregazione e dissesto: è questa una condizione di coesione sociale, oltre che di tutela dell’integrità dei nostri territori”.
“L’abbandono delle periferie – conclude – provoca rovina anche dell’ambiente circostante, mentre la riqualificazione e il rilancio portano invece una crescita di valore e di opportunità in un territorio più ampio”. (com/gp)