• Giugno 22, 2015
di anci_admin

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Piccoli Comuni – Assemblea Anci Lombardia: “Non solo gestioni associate, governare i cambiamenti”

"Chiarezza e ragionevolezza”. Sono le richieste che arrivano dall’Assemblea regiona...

"Chiarezza e ragionevolezza”. Sono le richieste che arrivano dall’Assemblea regionale lombarda dei piccoli Comuni, che si è tenuta lo scorso 20 giugno a Osnago.
La questione delle gestioni associate è ancora la più dirimente, anche secondo il coordinatore nazionale Massimo Castelli, che è intervenuto nel corso dell’Assemblea facendo notare: “In Emilia-Romagna il 75% dei Comuni sono in unione e il 90% di esse sono nate attorno a un Comune grande, per gestire servizi secondo un approccio realistico e garantendo un miglioramento. L’obbligatorietà della gestione associata, invece, non sempre permette questi risultati, perché incide su questioni non sempre gestibili in forma associata per la conformazione di territori e le dimensioni dei Comuni".
Le preoccupazioni dei piccoli Comuni persistono dunque, anche dopo l’emanazione del Dl Enti locali, “dal quale ci aspettavamo un po’ di più”, afferma il presidente di Anci Lombardia e sindaco di Monza, Roberto Scanagatti. E’ ancora Scanagatti a ribadire che “le gestioni associate in sé non sono un male, ma è l’obbligatorietà che é sbagliata: è essenziale dare ai comuni la libertà di scegliere come unirsi e come operare, perché trovano elementi di razionalizzazione dei territori".
L’obiettivo imprescindibile però è quello di "andare oltre le gestioni associate – spiega il presidente del Dipartimento piccoli Comuni di Anci Lombardia, Michel Marchi – perché oggi siamo di fronte a una nuova responsabilità legata alle trasformazioni indotte dall’area vasta, e i piccoli Comuni devono prestare attenzione a ciò che accadrà sul fronte scuola, servizi pubblici locali e poste: dobbiamo capire quale sarà l’impatto sui nostri territori dei cambiamenti in atto, e governarli di conseguenza”, conclude Marchi. (mv)