- Novembre 29, 2023
Audizione Anci
Piano Mattei, Vecchi: “Centrale ruolo Comuni nella cooperazione per ottimizzare il Piano”
Il delegato dell'Anci al welfare in audizione presso la Commissione Affari esteri e Difesa del Senato sull’esame del disegno di legge n. 936 - Piano Mattei: "Abbiamo circa 150 Comuni e 50 ambiti territoriali in contesti africani dove i Comuni piccoli, medi e anche grandi hanno sviluppato partenariati importanti. Ci sono tutte le condizioni per ottimizzare al meglio il Piano tenendo assieme il ruolo dei Comuni e quello più in generale della società civile"“Valutiamo positivamente i contenuti del Piano Mattei e come Anci, in rappresentanza degli 8 mila Comuni italiani, ci teniamo a sottolineare il modo in cui i Comuni, in particolar modo nell’epoca più recente, mentre in alcuni casi storicamente, hanno avviato rapporti che nel tempo si sono evoluti con diversi contesti africani realizzando partenariati importanti”. È quanto ha rimarcato il delegato dell’Anci al welfare e sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi nel corso dell’audizione informale presso la Commissione Affari esteri e Difesa del Senato sull’esame del disegno di legge n. 936 (d-l 161/2023 – Piano Mattei).
“Abbiamo circa 150 Comuni e 50 ambiti territoriali nei territori africani dove i Comuni piccoli, medi e anche grandi, in particolar modo i capoluoghi e le Città metropolitane – ha proseguito il delegato dell’Anci – hanno sviluppato partenariati importanti con risultati progettuali in loco: dalla formazione del personale della PA, alla realizzazione di punti nascita, scuole ma anche consulenza nella progettazione e rigenerazione urbana. Progetti che hanno avuto il merito di attivare anche competenze locali italiane. Ritengo che sia attuale e necessario – ha proseguito Vecchi – che si faccia una riflessione su come tenere assieme il sistema delle relazioni dei Comuni italiani nel Piano. Ad esempio, Reggio Emilia da oltre 50 anni ha attivato un partenariato con il Mozambico con importanti iniziative così come altri Comuni italiani hanno fatto e stanno facendo tessendo anche relazioni con le ambasciate e i consolati: i Comuni sono parte di un’articolazione dello Stato italiano che in quei contesti sta operando con risultati significativi”.
“Riteniamo quindi opportuno – ha concluso Vecchi – il coinvolgimento e la rappresentanza dei Comuni nella governance, nella Cabina di regia di attuazione del Piano anche alla luce della nostra presenza come Associazione nazionale nel Comitato interministeriale per la cooperazione allo sviluppo e nel Consiglio nazionale della Cooperazione allo sviluppo nell’ambito del quale siamo impegnati con un gruppo di lavoro paritetico con gli organi statali. Ci sono quindi tutte le condizioni per ottimizzare al meglio il Piano tenendo assieme il ruolo dei Comuni e quello più in generale della società civile”.