- Novembre 10, 2022
Sport
Pella: “Evento SPONC! interpreta al meglio un momento di rinascita per attività di aggregazione”
“SPONC! – Sport non Convenzionale per Tutti”, è un progetto di inclusività promosso dal CUSI tra il 2021 ed il 2022 che si conclude con una tre giorni a Rimini (da venerdì 11 a domenica 13 novembre) dopo mesi di attività sportive non convenzionali negli spazi aperti delle città“SPONC! ha saputo interpretare al meglio il momento di rinascita dello sport, delle attività universitarie, dell’aggregazione, dopo il terribile periodo della pandemia e delle chiusure che abbiamo dovuto subire”. Così il vicepresidente vicario dell’Anci Roberto Pella, alla vigilia dell’evento “SPONC! – Sport non Convenzionale per Tutti”, il progetto di inclusività promosso dal CUSI a cavallo tra il 2021 ed il 2022 che si conclude con una tre giorni a Rimini (da venerdì 11 a domenica 13 novembre) dopo mesi di attività sportive non convenzionali svolte negli spazi aperti delle città.
“Siamo lieti – continua Pella – di aver avuto l’opportunità di affiancare le attività di questo progetto, amplificandone la portata e la visibilità sui nostri canali, così fortemente voluto dal Presidente Dima e realizzato dal CUSI su tutto il territorio nazionale, da nord a sud, nelle 25 città coinvolte. Dal punto di vista dei Comuni coinvolti, e di Anci, questa iniziativa ha, al tempo stesso, inviato un messaggio di apertura e impegno: gli spazi pubblici e le aree verdi delle nostre città e dei nostri territori sono luoghi di inclusione e di salute. Tutti gli sport, convenzionali e non, devono poter essere accessibili e praticabili negli spazi urbani a favore di tutte le fasce d’età e di tutti i livelli di abilità”.
Da parte sua il presidente del Cusi Antonio Dima ha rimarcato come “stiamo da tempo camminando insieme ai territori verso una visione nuova dello sport universitario, più inclusiva, moderna ed emancipata, e SPONC! sarà una pietra miliare in questo viaggio. I CUS – ha concluso – hanno avuto una nuova opportunità per allargare la propria base, facendo propria una marcata vocazione sociale che è nel nostro DNA”.