- Giugno 22, 2024
I nuovi sindaci
Mezzetti (Modena): “Lavoriamo per un’idea condivisa di città. Insieme per il bene comune”
Il primo cittadino: “Vogliamo portare coraggio e pensiero contemporaneo puntando sulla cultura"
“Abbiamo costruito il programma di governo della città mettendo al centro le persone, la qualità della vita, il benessere e la riscoperta della politica attiva come impegno anche personale e come strumento di seduzione reciproca, e quindi di amore, nei confronti della città”. Quello proposto dal nuovo Sindaco di Modena, Massimo Mezzetti, sarà ancora nei prossimi anni, un netto cambio di paradigma politico rispetto al passato. Prendendo come riferimento le persone, infatti, diventa naturale consultarle in funzione delle decisioni da prendere, ascoltarle, interpretarne le ragioni per impostare il futuro della città.
“Lo abbiamo già fatto in campagna elettorale”, prosegue Mezzetti ricordando che “la decisione di cambiare la raccolta differenziata è frutto di questo percorso di ascolto, così come sulla sicurezza abbiamo coinvolto una quarantina di soggetti interessati, dai commercianti ai nuclei di vicinato, dalle forze di polizia agli educatori di strada, per aiutarci a capire quali politiche sviluppare sul territorio”.
Sono i cambiamenti della società, ad imporre un cambio di passo che il nuovo sindaco si impegna ad attuare in ogni fase del governo della città, in primis trasformando la macchina comunale da organizzazione verticale a struttura orizzontale, capace di cogliere al meglio la complessità dei problemi e di individuare soluzioni condivise.
A tutto questo, “noi vogliamo portare coraggio e pensiero contemporaneo puntando sulla cultura e ricordando come la creatività sia l’humus di ogni scintilla di innovazione e di come proprio nell’innovazione risiedano le maggiori chances di crescita e di sviluppo del nostro territorio, delle nostre imprese e dei nostri giovani”.
Quindi la cultura che permea la città, “che diventa – precisa – sapere dentro l’università e che si trasforma in opportunità di crescita e di lavoro: un intero paniere di creatività e immaginazione, patrimonio indispensabile per qualsiasi forma di sviluppo, specie se lo si immagina sostenibile e duraturo”.
Avere questa idea di futuro per la nuova amministrazione non significa ignorare i problemi concreti delle persone, dalla casa alla sanità, anzi, proprio dall’innovazione, che sia economica o sociale, possono derivare nuovi percorsi di soluzione.
“Sulla sanità – sottolinea Mezzetti – i Comuni hanno poche leve sulle quali agire, ma noi le useremo tutte affinché vengano date risposte concrete alle esigenze dei cittadini.
“In generale – ammette – dovremo fare i conti con una stagione complicata per i Comuni italiani, in particolare per quelli che come il nostro hanno avuto la capacità di rispondere al meglio alle sollecitazioni relative all’accesso e all’utilizzo dei fondi europei del Pnrr”.
A tal proposito, ricorda che “sono stati realizzati o sono in corso di realizzazione diversi interventi importanti, destinati a migliorare la vita delle persone. Ma sono muri, edifici, che andranno fatti funzionare con nuove risorse e nuovo personale, proprio quanto il Governo afferma di volere tagliare nei prossini anni”.
In questo quadro, Mezzetti evidenzia come diventa “decisivo il ruolo dell’Anci come centro catalizzatore degli interessi di tutti i Comuni italiani, alla testa dei Sindaci nel confronto col Governo e contemporaneamente deve incrementare il sistema di relazioni, le reti, tra le città e i territori”.
Tra gli obiettivi centrali della nuova amministrazione quello di migliorare sensibilmente la cura della città in ogni suo spazio comune con l’auspicio di dare corso “a un progetto integrato che permetta di tracciare e gestire le segnalazioni dei cittadini e dare celermente risposta con squadre dedicate di tecnici e manutentori di pronto intervento, in grado di generare affidamento, continuità di relazione e coinvolgimento dei cittadini residenti.
“Una città curata è una città vitale che ispira fiducia e senso di appartenenza, è una città non solo più bella, ma soprattutto più sicura”.
L’impegno del sindaco è quindi di lavorare “a un’idea condivisa di Città, a modalità condivise di governo e quindi a un progetto di futuro condiviso per Modena”, seguendo il principio secondo cui “la Politica non ha bisogno di tanti aggettivi se è sviluppata nella convinzione e nella fiducia ferrea che nel bene comune risieda anche la gestione migliore dell’interesse dell’individuo.
“La coesione – conclude – credo, specie in un periodo di grande incertezza e di rapida trasformazione, è alla base della nostra capacità di competere, di essere attrattivi e innovativi.”