• Febbraio 25, 2013
di anci_admin

8 Marzo

Mariacristina Spinosa

di Francesca Romagnoli   “Tutti gli indicatori economici e sociali avvertono sull&rsquo...
Mariacristina Spinosa

di Francesca Romagnoli
 
“Tutti gli indicatori economici e sociali avvertono sull’arretratezza italiana nel riconoscimento della donna come importante fattore di sviluppo della società nel suo complesso. Nazioni Unite, Ocse, Unione Europea sono concordi su questo punto: in Italia c’è ancora da fare per una piena parità tra uomo e donna”.
Parole di Mariacristina Spinosa, assessora alle Politiche delle Pari opportunità, Piani dei tempi e Orari della città del Comune di Torino che ha parlato dell’occupazione femminile come del “fenomeno di punta di questa arretratezza culturale e sociale. Per le donne – ha detto – la conciliazione con i tempi di lavoro resta un problema che continua a trascinarsi negli anni. Secondo i dati dell’ultimo rapporto Censis sulla situazione dell’Italia, tra i single di 35-44 anni il tasso di attività maschile e femminile è praticamente identico (91,5% il primo e 89,6% il secondo), mentre tra le coppie senza figli inizia a comparire un divario (di circa 15 punti percentuali). Con la nascita del primo figlio la differenza esplode, diventando di 25 punti percentuali con un figlio, 40 con due figli e quasi 50 con il terzo figlio. Eppure le leggi a tutela della maternità ci sono, e danno anche all’uomo che diventa padre la possibilità di assentarsi dal lavoro per accudire i figli. Dunque un problema culturale che dà agli uomini la possibilità di intraprendere carriere all’interno dei luoghi di lavoro, grazie al sacrificio delle loro mogli”.
Per l’assessora Spinosa un’ulteriore possibilità di intervenire c’è “ed è quella che l’amministrazione torinese ha intrapreso, anche se in forma sperimentale. Grazie allo sviluppo tecnologico – ha aggiunto – il Comune di Torino ha sviluppato un progetto di telelavoro per consentire ad alcune dipendenti donne di svolgere i propri compiti di ufficio da casa. In questo modo – ha proseguito la responsabile alle Pari opportunità – queste donne potranno meglio conciliare i tempi di lavoro con i tempi di cura dei figli, un modo per aiutare le famiglie, soprattutto in questo periodo di crisi economica”. Ma le donne sono anche il soggetto debole rispetto alla violenza di genere, sia esso a carattere sessuale o psicologico e culturale. Spinosa ha quindi ribadito che “da anni la città di Torino, grazie alla creazione di un settore all’interno dell’amministrazione, ha sviluppato progetti e attivato reti contro la violenza sulle donne, fenomeni che stanno diventando un vero e proprio allarme sociale, non solo in Italia ma in tutto il mondo. Sono recenti le proteste in India contro lo stupro sistematico delle donne, che impedisce loro di poter condurre una vita normale, e in Italia, il fenomeno delle violenze, anche domestiche, non accenna a diminuire”.
Contro il dilagare del fenomeno “l’anno passato, in occasione della giornata del 25 novembre, è stata lanciata la Campagna 365 Giorni NO alla violenza sulle Donne che ha avuto l’appoggio entusiastico dei sindaci di grandi città italiane. Ma è con orgoglio – ha aggiunto l’assessora – che Torino, in occasione del Forum Internazionale delle Donne di Volgograd, ha ottenuto la delega a realizzare l’Osservatorio Internazionale sulla violenza contro le Donne. L’Osservatorio che si andrà a costituire – ha spiegato Spinosa – si avvarrà di una banca dati normativa, scientifica e multidisciplinare, che svolgerà monitoraggi, inchieste sociali, ricerche, sperimentazioni, strategie integrate e raccoglierà esempi virtuosi ed esperienze di tutto il mondo su queste tematiche”. E ha concluso con un augurio rivolto a donne e uomini per un 8 marzo “di festa e di riflessione, sapendo che Torino è una sicura alleata per sconfiggere gli stereotipi sulle donne che ancora incrostano la nostra società nei diritti e nelle pari opportunità”.