• Ottobre 30, 2020
di Francesca Romagnoli

Accadde in città

Marcon (sindaco Castelfranco Veneto) e E. Bonino: “Tina Anselmi, grande spessore politico e umano”

A quattro anni dalla scomparsa il ricordo della tre volte sottosegretario al ministero del Lavoro della Previdenza sociale. Nel 1976, Tina Anselmi è stata la prima donna a capo di un dicastero, del Lavoro e della Previdenza sociale, e due anni dopo, nel 1978, è stata nominata ministro della Sanità
Marcon (sindaco Castelfranco Veneto) e E. Bonino: “Tina Anselmi, grande spessore politico e umano”

Nel quarto anniversario della morte, avvenuto il 1 novembre 2016, il sindaco di Castelfranco Veneto Stefano Marcon, così ricorda Tina Anselmi: “una figura eccezionale per il Comune, dove nacque e morì, una donna che si è impegnata molto in politica e che ha raggiunto risultati ineguagliabili”. Una storia importante la sua: durante l’occupazione nazifascista ha aderito alla lotta partigiana, quindi la sua ascesa in politica dove ha sempre ricoperto incarichi importanti. Tre volte sottosegretario al ministero del Lavoro della Previdenza sociale, nel 1976 è stata la prima donna a capo di un dicastero, del Lavoro e della Previdenza sociale, e due anni dopo, nel 1978, è stata nominata ministro della Sanità “dando supporto sanitario a tutti, intuizione forte che ancora  oggi non ha eguali in paesi anche più evoluti del nostro”
E il sindaco conclude “non era inusuale vederla in piazza facendo esercizio della sua storica frase “per capire bisogna esserci”.
Molti possono ricordare le iniziative, la forza politica e l’impegno di Tina Anselmi. La senatrice Emma Bonino ricorda invece una sua esperienza personale quando, nel 1978, fece parte di una delegazione femminile guidata da Tina Anselmi, allora ministro della Sanità in visita in Cina. “Di Tina – spiega Bonino – ricordo, oltre lo spessore politico, soprattutto quello umano. Nonostante non fossi compagna di partito, era prodiga di consigli e mi ha molto aiutato in quell’ambiente per me nuovo. Questo è il ricordo forte che mi è rimasto. Grazie Tina”.


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