- Novembre 28, 2018
Borghi più belli d'Italia
Lectio Magistralis di Vittorio Sgarbi: “Spero che politica e bellezza tornino a coincidere”
Per Sgarbi fare il sindaco di Sutri è una missione volta all’integrità dei luoghi. “Bisogna preservare e curare questa bellezza” perché “i borghi sono forza storica che deve far emergere consapevolezza. Dovremmo essere l’Unesco di noi stessi e garantirci la salvaguardia del nostro bello”.“Borghi più belli d’Italia è un’idea politica, cioè che la politica della bellezza, sostenuta da una rete di comuni, sia primaria nella visione di quella che è l’identità dell’Italia. Un’Italia che ha bisogno di un ministero del Turismo e di una difesa del paesaggio che è paesaggio di bellezza, fatta di natura e di architettura. Un valore politico che si fonda sui valori morali, culturali, di conoscenza e di garanzia della bellezza. Occorre che il mondo salvi la bellezza prima che la bellezza salvi il mondo”. Così l’on. Vittorio Sgarbi che stamani, in qualità di sindaco di Sutri, ha tenuto una Lectio Magistralis “Borghi e città: il paesaggio della bellezza italiana” al “Piccolo Auditorium Aldo Moro” a Roma. Un evento, promosso dal Centro Documentazione e Studi dei Comuni Italiani e Ifel, da Anci Lazio, dal Club dei Borghi più belli d’Italia e dalla rivista Borghi Magazine e moderato dal direttore del Centro documentazione Lucio D’Ubaldo.
Per Sgarbi fare il sindaco di Sutri è una missione volta all’integrità dei luoghi. “Bisogna preservare e curare questa bellezza” perché “i borghi sono forza storica che deve far emergere consapevolezza”. Per questo, “dovremmo essere l’Unesco di noi stessi e garantirci la salvaguardia del nostro bello”.
“Ci deve essere – ha continuato Sgarbi – una politica che capisce che la bellezza è un valore progressivo, economico, della memoria e che la modernità non è una alternativa alla bellezza ma ne è un punto di arrivo. Senza la storia e la bellezza, in Italia soprattutto, la modernità diventa barbara”.
La speranza che politica e bellezza tornino a coincidere è anche l’auspicio del coordinatore Anci Piccoli comuni Massimo Castelli che ha ribadito la necessità di “dare norme affinché la bellezza rimanga un valore”.
“Dobbiamo lavorare affinché questo grande museo a cielo aperto, rappresentato dal nostro territorio, diventi un valore economico, competitivo che deve essere messo a sistema – ha detto Castelli – e dobbiamo far emergere l’Italia “nascosta” e valorizzare la nostra identità”. (fdm)