• Novembre 24, 2022
di Redazione Anci

#Anci2022

La voce dei sindaci, il futuro del Paese. Gli interventi degli amministratori intervenuti a Bergamo

Dai panel sulla crisi energetica a quelli sulla finanza locale. E poi le interviste ai sindaci di Milano, Roma e Napoli sui temi caldi di interesse per i Comuni. Non ultimo il panel che ha ribadito la solidarietà dei dei sindaci italiani verso il popolo e gli amministratori ucraini. Rivedi i video dei momenti principali, la cronaca social e tutti gli interventi
La voce dei sindaci, il futuro del Paese. Gli interventi degli amministratori intervenuti a Bergamo

BERGAMO – Nel penultimo panel della terza e ultima giornata della XXXIX Assemblea Nazionale dell’Anci uno sguardo sul futuro dell’Italia e dei Comuni con i contribuiti di Enzo Bianco, presidente Nazionale Anci e presidente della Commissione Civex, Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente Anci, Alessandro Canelli, sindaco di Novara e presidente Ifel, Mario Conte, sindaco di Treviso e presidente Anci Veneto, Emilio Del Bono, sindaco di Brescia e vicepresidente Anci, Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, Mattero Ricci, sindaco di Pesaro e Maria Terranova, sindaca di Termini Imerese e vicepresidente Anci.


“Il sindaco è in prima linea nei confronti dei cittadini sul tema della sicurezza. I sindaci devono investire su prevenzione, sicurezza e scuola. Bene l’impegno di Anci che ha invitato il Governo a rafforzare la sorveglianza, ma bisogna anche riqualificare le periferie e come già detto investire nella scuola in modo continuativo. In concreto c’è bisogno di un fondo unico sulla sicurezza urbana distribuito tra le città, affidiamo ai sindaci la possibilità di investire le risorse per la sicurezza in base alle esigenze del territorio”. Così Ciro Buonajuto, sindaco di Ercolano e vicepresidente Anci interpellato sul tema della legalità nell’ultimo panel della terza e ultima giornata dell’Assemblea Anci.
Da parte sua il sindaco di Novara e delegato alla Finanza locale Alessandro Canelli ha ricordato come l’aumento dei costi energetici determini l’aumento dei costi materiali, della spesa per i servizi e dei contratti collettivi nazionali sul pubblico impiego. Tutto questo si traduce nell’aumento delle spese sociali perché la crisi economica avrà indirettamente pressione forte sui servizi dei Comuni”. A suo parere la situazione delle casse comunali rischia di restare di sofferenza. “Le risorse che arrivano nel 2023 non sono adeguate e sono tendenzialmente in diminuzione. Si sta prospettando su copertura costosi energetici 150 mln di euro a chiusura 2022 ma servono ancora risorse economiche su fondi di solidarietà comunale con correttivi alla normativa attualmente vigente”, ha concluso.

Sui conti comunali è arrivato anche l’allarme del vicepresidente e sindaco di Pesaro Matteo Ricci. “L’intervento della presidente Meloni è stato importante avendo annunciato 530 mln in arrivo per i Comuni ma non bastano. Non c’è completa comprensione della drammaticità dello stato dei Comuni. Dobbiamo da subito avere tavolo costante con comuni e provincie perché l’aspetto energetico si abbatte sui bilanci dei comuni n modo devastante. Dovremmo quindi raddoppiare. Problema non è autonomia differenziata ma è la riforma delle regioni che hanno troppi poteri e tropee cose, essendo nate per pianificare e fare le leggi adesso sono gestionali”.
Da parte sua il sindaco di Siracusa Francesco Italia ha sottolineato l’importanza di assicurare l’informazione sulle opportunità offerte dalle risorse del Pnrr. “Siracusadomani.info è il sito che abbiamo realizzato per illustrare progetti in ogni suo dettaglio per cercare di stare accanto al cittadino e fargli comprendere anche le difficoltà di chi amministra”.
Si è invece soffermato sul tema del Trasporto pubblico locale il sindaco di Brescia Emilio Delbono. “Questo tema è molto delicato ed è legato alla legge delega sulla concorrenza che sta per essere licenziata dalla Conferenza Unificata. Mi auguro che da questo provvedimento arrivino anche risposte sulla questione delle società in house”, ha concluso.
Infine, la vicepresidente Anci e delegata alle Pari Opportunità Maria Terranova. “La ridotta presenza delle donne amministratrici fotografa la situazione generale del Paese. Questo problema determina anche scelte dolorose per le donne che sono costrette a scegliere tra la famiglia e il lavoro, ripercuotendosi sulla natalità declinante del Paese. Possiamo scommettere sul potenziamento della rete degli asili nido e dei servizi all’infanzia, ma le strutture da sole non bastano strategia e programmazione”.

Il momento di solidarietà con i sindaci ucraini