- Marzo 2, 2022
Invasione Ucraina
La solidarietà dai Comuni italiani. Dalle parole ai fatti, la parola d’ordine è concretezza
Continuano le iniziative di solidarietà sul territorio italiano che si illumina dei colori dell’Ucraina aprendo le porte dell’accoglienza e raccogliendo fondi per dare un contributo reale ai profughi in fuga dalla guerra
La macchina dell’accoglienza si è messa in moto da alcuni giorni e le città italiane sono pronte a “prendersi cura” dei profughi (leggi il racconto dei giorni scorsi). Nelle ultime ore si sono attivati conti correnti per raccogliere fondi, come a Venezia e Pomigliano, organizzato spazi per ospitare i rifugiati come a Napoli, Latina, Udine. Intanto, il flusso verso l’Italia con diversi pullman e auto di ucraini in arrivo continua ad aumentare.
Venezia. Il Comune Venezia ha aperto un conto corrente bancario dedicato n. IT 60 M 03069 02126 100000 300114 intestato a “Comune di Venezia – Venezia per l’Ucraina. Le somme raccolte saranno gestite tutte per la crisi in corso.Inoltre, per gestire l’accoglienza delle persone ucraine in fuga dal Paese, il Comune ha già individuato 40 posti in strutture dedicate per una permanenza di medio termine, mentre per l’accoglienza in emergenza ha ampliato la rosa delle strutture alberghiere usualmente impiegate per fronteggiare situazioni alloggiative per persone in difficoltà, puntando alla disponibilità costante di 50/60 posti in emergenza, in attesa di indicazioni in tema di accoglienza da parte del Ministero dell’interno.”In questo momento di terribile dolore e tristezza per il popolo ucraino – ha detto il sindaco Brugnaro – abbiamo voluto dare un aiuto concreto e tangibile. Venezia, città aperta, che nella sua storia si è sempre fatta paladina dei valori di libertà e rispetto delle diverse culture, non poteva restare sorda al grido di dolore di una intera comunità. Per questo ci siamo messi subito a disposizione nella speranza che la diplomazia e il buonsenso riescano, quanto prima, a mettere fine a questa insensata guerra”.Pomigliano d’Arco (Napoli). Un conto corrente bancario per donazioni ai profughi ucraini, un nuovo centro raccolta di beni di prima necessità ed una centrale operativa per l’accoglienza è la risposta concreta del Comune guidato dal sindaco Gianluca Del Mastro. Il COC, (il Centro Operativo Comunale) si sta organizzando per inviare medicinali e generi di prima necessità direttamente in Ucraina ed è stato istituito anche un nuovo punto di raccolta, oltre quelli già esistenti, presso la sede locale della Protezione Civile.Per inviare donazioni e chiedere informazioni si è attivato un conto corrente bancario e una Centrale Operativa, con un numero di telefono e un indirizzo e-mail dedicato, ai quali icittadini ucraini possono rivolgersi per avere supporto per il ricongiungimento familiare o per ogni altra eventuale necessità che derivi dallo stato di emergenza e per i privati che vogliano mettere a disposizione posti letto e altre forme di aiuto. Sono previsti aggiornamenti in tempo reale sulle pagine social del Comune di Pomigliano d’Arco, dell’Ambito N25 e dell’assessorato alle Politiche Sociali.
Napoli. Definito il piano di accoglienza che sarà coordinato dal Comune e che vede la partecipazione di Caritas e Croce rossa italiana. In accordo con la Regione Campania, il primo step prevede il trasferimento dei profughi presso l’albergo covid dell’Ospedale del Mare, 168 posti, dove saranno effettuatiscreening completi sia per escludere contagi che per gestirli e per verificare la situazione sanitaria generale degli ospiti; successivamente i profughi saranno dislocati in diverse strutture comunali dislocate sul territorio messe a disposizione sul territorio. Sul sito istituzionale del Comune si è poi attivato un form attraverso il quale i cittadini possono comunicare liberamente la propria disponibilità a fornire aiuti.
Genova. Sceglie la strada della raccolta diffusa degli aiuti umanitari da inviare in Ucraina. Tanti punti disseminati sul territorio, curati da istituzioni e associazioni. Un sistema capillare che “ci è sembrato più efficiente – spiega il sindaco Marco Bucci – anche in attesa di capire come cibo, medicinali, abiti saranno poi inviati in Ucraina. Daremo la possibilità a tutti – continua – associazioni, parrocchie, reti di cittadini, di attivare i propri canali preferenziali per raccogliere e inviare gli aiuti”.
Il centro di smistamento dei profughi sarà, invece, unico. “Un hub dedicato alle persone – afferma il primo cittadino – gestito dal Comune in accordo con la Prefettura, per mettere in contatto chi ha bisogno di un posto dove essere ospitato e le associazioni, enti o privati cittadini che metteranno a disposizione stanze, strutture o case”. Il lavoro è già partito attraverso il coordinamento del numero verde 800.177.797.
Latina. Si è attivata una task force comunale composta dai Servizi comunali Welfare, Polizia Locale e Protezione Civile, da Croce Rossa Italiana, Rete degli studenti medi, Mediatori interculturali dell’Approdo, Refugees Welcome Italia, si apprende da una nota diffusa dal Comune, nella quale si danno anche indicazioni per donazioni di beni di prima necessità. Si è inoltre attivato un indirizzo di posta elettronica aiutiucraina@comune.latina.it al quale possono rivolgersi associazioni e gruppi spontanei di cittadini con una duplice funzione: chiedere il ritiro da parte della Protezione Civile comunale dei beni di prima necessità raccolti autonomamente; comunicare la disponibilità di posti letto da offrire gratuitamente a persone provenienti dalla zona di guerra.
Udine. Metterà a disposizione sei alloggi di Proprietà comunale. Pronto anche un albergo nel caso in cui i numeri dovessero farsi più consistenti. “Ogni scelta – afferma il sindaco Pietro Fontanini – verrà presa sulla base degli arrivi effettivi”. Il sindaco ha dato anche mandato agli uffici affinché venga predisposta un’illuminazione speciale degli spazi della centralissima Loggia di San Giovanni con i colori della bandiera ucraina, il giallo e l’azzurro. E sempre nell’ottica della solidarietà insieme alle città gemellate Esslingen am Neckar (Germania) e Vienne (Francia), Udine ha sottoscritto una lettera per ribadire il “pieno sostegno al popolo e allo Stato ucraini”.
Verona. E’ stata organizzata una cabina di regia trasversale tra Comune, Caritas, San Vincenzo e Istituto Don Calabria per gestire in maniera coordinata ogni aspetto operativo, dall’ospitalità alla raccolta di vestiti e beni di prima necessità, oltre alle misure per l’integrazione scolastica dei piccoli profughi.
Benevento. Il sindaco, Clemente Mastella, lancia un appello alle famiglie della città e dell’intero Sannio ad ospitare donne e bambini che scappano dalla guerra in atto in Ucraina. “Oltre ai Centri di accoglienza straordinari resi disponibili dalla Prefettura e alla struttura che abbiamo messo a disposizione della Caritas, c’è bisogno di altri luoghi dove poter ospitare donne e bambini in fuga dalla guerra.
Per chiunque volesse effettuare un gesto di grande generosità e solidarietà, il primo cittadino ha reso disponibile un numero di cellulare per contattarlo direttamente (335 5930411) e un numero (345 9069410) per parlare con la rappresentante della comunitàUcraiana.
Scisciano (Napoli). Una rete territoriale per i rifugiati ucraini che scappano dalla guerra, una organizzazione che sia in grado di offrire accoglienza, cure, supporto psicologico e soprattutto assistenza nella procedura di regolarizzazione da avviare con gli uffici immigrazione della questura e della prefettura di Napoli. E’ quanto ha organizzatoil Comune guidato dal sindaco Eduardo Serpico, che ha tracciato delle linee guida per organizzare l’accoglienza dei profughi ucraini mettendo, tra l’altro, a disposizione dei Comuni del territorio che vorranno aderire, il supporto della propria equipe multidisciplinare del progetto SAI – sistema accoglienza ed integrazione – nella strutturazione di un percorso che coinvolga famiglie, istituzioni ed associazioni di volontariato.
Troia (Foggia). La città del foggiano apre le porte ai profughi. Il Comune offrirà, infatti, loro vitto e alloggio”. “Abbiamo l’obbligo di darci da fare. La solidarietà è dare concretezza alle parole e ai sentimenti”, ha detto il sindaco Leonardo Cavalieri, in una nota. In tal senso, l’amministrazione comunale ha messo a disposizione due numeri di telefono per i primi contatti e per avviare le procedure (0881/978408 – servizisociali; 333.4329024 – staff del sindaco).
Siena. Dal profilo social del sindaco Luigi De Mossi si apprende che il Comune ha attivato una raccolta di alimenti, vestiario e medicinali da inviare alla popolazione ucraina tramite i canali del Comune di Siena. La raccolta dei farmaci avverrà tramite le farmacie comunali di Siena, in cui da oggi sarà arrivata la raccolta di prodotti di primo soccorso da inviare in Ucraina. “Come amministrazione comunale – afferma il sindaco – stiamo inoltre monitorando la disponibilità di alloggi per accogliere i profughi ucraini.
Sul fronte della solidarietà, tante le manifestazioni organizzate nel paese, tra le quali ricordiamo Ravenna, dove giovedì 3 marzo è in programma una camminata per la pace promossa dal Comune, dall’organizzazione di volontariato Comunità Romagna-servizi per la solidarietà e dall’associazione Malva-Ucraini di Ravenna e che vedrà l’intervento, tra glialtri, il sindaco Michele de Pascale.
Anche a Cuneo, il sindaco Federico Borgna ha previsto una serie di gesti simbolici per esprimere la vicinanza del territorio alla popolazione ucraina. In particolare, ha illuminato con i colori della bandiera dell’Ucraina la Torre Civica di Cuneo. Colori dell’Ucraina anche per il sito istituzionale.