- Gennaio 25, 2024
Conferenza Ifel
Il dibattito finale della XII Conferenza Ifel e il saluto del presidente Decaro
Dopo le relazioni tecniche sulle prospettive delle entrate comunali la riflessione del Sindaco di Palermo, Vice Sindaco di Roma e l’assessore al Bilancio del Comune di Napoli. Guarda il videomessaggio di Antonio Decaro, Presidente ANCI e Sindaco Comune di Bari
“Le nuove regole europee sul patto non obbligano nessuno Stato membro ad applicare restrizioni agli enti locali”. E’ questo uno dei passaggi su cui si è incentrato il video messaggio del presidente dell’Anci, Antonio Decaro, che ha chiuso i lavori della XII Conferenza annuale Ifel (guarda il video integrale). Una Conferenza che ha analizzato in lungo e in largo tutte le problematiche che riguardano la finanza locale nei Comuni.
Nel confronto pomeridiano della sessione dedicata al futuro delle entrate comunali, confronto moderato da Francesco Cerisano di ItaliaOggi le opinioni di Roberto Lagalla, Sindaco del Comune di Palermo, Silvia Scozzese, Vice Sindaco e Assessore al Bilancio Comune di Roma Capitale e Pier Paolo Baretta, Assessore al Bilancio Comune di Napoli.
Raccontando l’esperienza a Napoli come assessore nella riscossione dei tributi locali Baretta ha raccontato che “la stragrande maggioranza dei cittadini intercettati ha risposto con la richiesta di rateizzazione massima. Tutti hanno capito che è cambiato il giro e hanno chiesto di rateizzazione”. Nella lotta all’evasione fiscale, ha poi aggiunto che “è necessario organizzare una gestione informatizzata di banche dati che dialoghino tra loro su una piattaforma alternativa a basso costo e che implichino l’utilizzo di meno risorse umane”. Parlando di interlocuzione tra centro e periferia, poi, il professore ha affermato che “il rapporto tra lo Stato e i comuni è di tipo autorizzativo con controlli, concessioni ed aiuti nel caso”.
Il sindaco di Palermo, invece ha ribadito che su autonomia che “bisognerà lavorare molto sui fondi di perequazione e penso sia necessario dare garanzie di mantenimento di una percentuale riservata di fondi extracomunali, quindi fondi di investimento alle Regioni del Sud, e credo che sia un dibattito che vada fatto a livello politico anche nella maggioranza di centrodestra che certamente non può e non trascurerà questi aspetti”. In merito all’esperienza a Palermo, invece Lagalla ha descritto ai presenti le operazione economico finanziarie di risanamento del bilancio. “Va restituita una maggiore fiducia, pur nella rigorosità dei controlli nazionali, alle istituzioni locali che conoscono meglio la storia dei territori e le criticità come nella riscossione dei tributi e nella lotta all’evasione”.
Non ultima Scozzese che ha raccontato come è possibile riuscire a fare una buona riscossione come è avvenuto a Roma soprattutto con la Tari. “Tra le regole condivise tra Stato e città – ha spiegato – quella fondamentale è che il mondo delle entrate e il mondo della contabilità, della ragioneria, devono necessariamente dialogare tra loro e parlare una lingua comune. Quindi dal governo, istituzioni ad ogni ordine e grado fino ai comuni è necessaria una collaborazione costante in modo che ciascuno faccia la sua parte nell’interesse generale”.