• Gennaio 25, 2024
di Gabriella Petrelli

Conferenza Ifel

La finanza locale e le sue prospettive. Il parere dei tecnici della seconda sessione

La riflessione nel pomeriggio della XII Conferenza annuale di IFEL ha riguardato il futuro delle entrate comunali anche alla dell’attuazione della nuova delega fiscale
La finanza locale e le sue prospettive. Il parere dei tecnici della seconda sessione

La relazione introduttiva della seconda sessione di lavoro della XII Conferenza annuale di IFEL è stata affidata a Francesca Proia, Responsabile Ufficio Entrate e riscossione Fondazione IFEL.  “Il ruolo della fiscalità locale deve essere riportato al centro del dibattito e la manovrabilità della leva fiscale deve rimanere alla base dell’autogoverno locale. L’attuazione della delega fiscale può rappresentare l’occasione giusta”, ha dichiarato Proia auspicando che “il riassetto delle entrate dovrebbe assicurare un margine positivo di comparto, cioè maggiori risorse a disposizione dei Comuni nel loro insieme per stabilizzare l’inversione di tendenza che, dopo i tagli del decennio scorso, vede ora una ripresa di erogazioni correnti ma quasi sempre vincolate a maggiori servizi (asili nido, sociale, trasporto studenti con disabilità)”. Necessarie, quindi, “azioni positive come la piena interoperabilità delle banche dati pubbliche detenute dalle agenzie fiscali pubbliche e dagli enti previdenziali e, in generale, da tutti gli organi pubblici, la ripresa, prevista dalla Delega, delle forme di cooperazione tra lo Stato e gli enti locali, la predisposizione, di sistemi di riscossione più efficaci, proporzionati e tempestivi di quelli fin qui adottati”.
“Le sfide generali dalle variabili generate dalla delega fiscale sono enormi e tante sono le novità. La rivoluzione in atto del sistema normativo in corso forse è poco percepita da chi amministra oggi gli enti locali perché riguarda il futuro. Questa riflessione può quindi essere utile per cercare di spiegare quale sia l’impianto delle norme innovate e sia l’impatto concreto nei territori”. Questi, invece, i contenuti principali della relazione tenuta da Angelo Cuva, Professore di Diritto Tributario Università di Palermo, Coordinatore Tavolo Tecnico “Fiscalità e bilanci degli Enti Locali” Città Metropolitana di Palermo
“Partendo dalla delega fiscale è emerso che bisogna conciliare la delega fiscale con il federalismo fiscale ma non è semplice – la riflessione di Giovanni Spalletta – Direttore Generale del Dipartimento delle Finanze Ministero dell’Economia e delle Finanze – “Quindi il problema da districare è mantenere la leva fiscale agli enti locali con i principi stabiliti dalla nuova delega dialogando fra istituzioni. Sul piano pratico, la delega contiene principi che indicano ai comuni come utilizzare al meglio riscossione, le banche dati, l’efficientamento degli strumenti da utilizzare per il raggiungere il risultato fiscale di riscuotere il giusto e non di più”.
Massimo Bordignon, Professore ordinario di Scienza delle Finanze Università Cattolica di Milano, ha invece incentrato il proprio intervento sulle entrate degli Enti locali e sul sistema di riscossione. “Resta il puzzle discusso sulla relativa semplicità dell’imposizione – ha spiegato il professore – I comuni incassano in media solo il 78% dei propri tributi, e il 10% meno del 55%). C’è un forte discrimine territoriale (Nord vs tutto il resto) e il reddito (pro-capite Irpef) è un forte predittore della capacità di riscossione comunale. Ma c’è evidenza anche di rendimenti de-crescenti di scala; a parità di condizioni e anche in contesti molto ristretti, comuni di maggior dimensione incassano di meno”.