• Aprile 15, 2020
di Federica Demaria

Coronavirus

I Comuni al tempo dell’emergenza. Come si stanno organizzando per i buoni spesa /4

Per andare incontro alle esigenze dei cittadini e alle migliaia di domande pervenute i Comuni si sono attivati anche sui social per dare indicazioni sui buoni spesa e molti stanno pensando di erogarne di nuovi. Efficenza e Solidarietà le parole d'ordine degli enti
I Comuni al tempo dell’emergenza. Come si stanno organizzando per i buoni spesa /4

Continua il nostro viaggio tra i Comuni italiani e le modalità con le quali si sono attivati per erogare i buoni spesa per sostenere le persone e le famiglie in questo periodo di emergenza.
Partiamo dal Comune di Treviso che sosterrà le spese per gli acquisti effettuati dai nuclei famigliari, individuati dai servizi sociali, ai quali saranno consegnati titoli di acquisto tali da coprire il fabbisogno settimanale fissato a 70 euro per il nucleo composto da una sola persona, 120 euro per quelli composti da due persone, 150 euro per tre persone, 180 per quattro persone fino ai 200 per le famiglie da cinque o più persone.
Gli esercizi commerciali potranno manifestare il proprio interesse ad aderire al progetto di distribuzione di generi di prima necessità e prodotti alimentari inviando una mail all’indirizzo di posta elettronica del Comune e dovranno riconoscere uno sconto del 10% sull’importo complessivo della spesa.
A Bosaro, in provincia di Rovigo, invece, il buono spesa o il pacco alimentare destinato alle famiglie che hanno presentato la domanda sarà accompagnato dalla consulenza di una nutrizionista. Un piccolo ma fondamentale valore aggiunto che sottolinea l’importanza della corretta alimentazione come condizione essenziale del vivere bene. Indicazioni che saranno fornite direttamente dall’assessore ai servizi sociali, Monica Cibin, esperta del settore, che seguirà direttamente ogni fase dell’emergenza.
Nel Comune friulano di Palmanova l’erogazione dei buoni del valore di cento euro l’uno avviene dopo un colloquio con i servizi sociali dell’ente e la consegna, come del resto in tutto il resto del Paese, dell’apposita autodichiarazione; mentre a Cuneo, in Piemonte, si è previsto di accedere ai buoni spesa in forma di coupon o a provvidenze sotto forma “di pacchi alimentari o strumenti analoghi di pari valore”. Per entrambi è stata prevista la consegna direttamente ai richiedenti da incaricati del Comune.
Sempre in Piemonte, l’Unione Monregalese ha pubblicato sulla sua pagina istituzionale tutte le informazioni e le istruzioni da seguire nei vari Comuni che hanno fatto pervenire i dettagli.
A Mariano Comense, il sindaco sta seguendo da vicino l’organizzazione del servizio di sostegno alle famiglie, tramite i buoni alimentari scegliendo di gestire la misura prevista dal governo in sinergia con un’associazione, la Tantum Aurora, che in città coordina il banco alimentare per Caritas Mariano. In concreto, il Comune ha destinato circa 13 mila euro per l’acquisto diretto di generi alimentari, 60mila dei quali saranno trasferiti all’associazione per il cibo, il confezionamento e la consegna dei pacchi alimentari per le famiglie in condizioni di estremo bisogno, 55mila euro per l’ acquisto di buoni spesa direttamente presso esercizi commerciali presenti sul territorio marianese, e 5mila euro per l’ acquisto di farmaci.
Ad Agugliano, in provincia di Ancona, il sindaco ha optato per utilizzare la pagina Facebook  del Comune per comunicare ai propri concittadini le iniziative sui buoni spesa, consegnati a tempo di record a tutti coloro che ne hanno fatto richiesta prima della Pasqua. E sempre tramite Facebook, il sindaco del Comune di Porto Mantovano, ha comunicato che tutte le 228 domande presentate dai cittadini residenti sono state accolte, per un totale di 66.950 euro. I buoni sono stati erogati ed è intenzione dell’amministrazione comunale presentare nelle prossime settimane un secondo bando per il bonus spesa.
E un secondo avviso è stato già fatto negli scorsi giorni dal Comune di Pesaro intenzionato a rispondere alle esigenze del maggior numero di cittadini nel più breve tempo possibile.
Infine a Riccione, a causa del numero elevato di domande presentate per ricevere i buoni spesa, Il Comune ha previsto nuove erogazioni ai richiedenti che riceveranno, tramite sms, una comunicazione in merito al beneficio e l’ammontare sarà accreditato sulla tessera sanitaria del richiedente che dovrà essere utilizzata quale carta per il pagamento della spesa.

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