- Ottobre 17, 2023
#Anci2023
Gruppo FS Italiane, un Piano industriale per la coesione e la valorizzazione dei territori
200 miliardi di investimenti in dieci anni nella progettazione e realizzazione di opere strategiche a vantaggio dell’intero sistema-Paese. Mobilità integrata e condivisa nel trasporto di persone e merci, con l’attenzione sempre puntata sulla sostenibilità ambientale, economica e socialeUn piano industriale ambizioso che punta a connettere territori, comunità e professionalità per progettare e pensare una nuova idea di mobilità in un’ottica di integrazione tra infrastrutture e servizi. Sono gli obiettivi del Gruppo FS Italiane, le cui parole d’ordine rigenerazione, intermodalità condivisa e sostenibilità – intesa nella sua triplice accezione ambientale, economica e sociale – contraddistinguono le azioni finalizzate a valorizzare realtà grandi, medie e piccole fornendo maggior valore agli spostamenti di persone e merci. Tra gli obiettivi del Piano industriale da 200 miliardi di investimenti in dieci anni, c’è quello di realizzare infrastrutture utili a garantire spostamenti in ambito cittadino, rendere sempre più attrattive e accessibili le stazioni, valorizzare e le infrastrutture dismesse non più utili alle attività ferroviarie.
Caso emblematico riguarda Milano, dove Ferrovie dello Stato Italiane, con FS Sistemi Urbani, ha siglato con Comune e Regione Lombardia l’Accordo di Programma Scali Milano, che prevede la valorizzazione dei sette ex scali ferroviari del capoluogo lombardo attraverso l’individuazione di progetti che includano, tra le proprie linee guida, almeno il 50% delle superfici destinate ad aree verdi e soluzioni volte a favorire la mobilità dolce e sostenibile. In particolare per quanto riguarda i progetti relativi agli scali di Lambrate (oltre il 60% a verde con pannelli fotovoltaici sugli edifici); Porta Romana (allineato ai protocolli dell’Accordo di Parigi, del Green Deal europeo e del Piano nazionale di recupero e resilienza definito a livello di SDG delle Nazioni Unite) e Greco Breda, che diventerà il primo quartiere di social housing in Italia a zero emissioni. Si tratta del più grande piano di rigenerazione urbana che toccherà Milano nei prossimi anni, nonché uno dei più grandi progetti di riqualificazione cittadina in Italia e in Europa (oltre 1 milione di m2).
Sempre in tale ambito l’area milanese di Farini è situata in una delle zone più dinamiche e strategiche di Milano, dove architettura, urban design, forestazione urbana e nuove infrastrutture rappresentano i pilastri alla base della sua riformulazione. Per le sue grandi dimensioni può ospitare servizi di innovazione per attività artigianali e manifatturiere, ma anche funzioni e servizi di carattere pubblico, oltre che una parte significativa di residenza e un parco di oltre 25 ettari. Il Masterplan si concentra sulla costruzione di due parchi differenti, il cui obiettivo fondamentale è quello di filtrare la tossicità prodotta dall’insediamento urbano. L’armonia e il dialogo tra ecologia e infrastrutture ricompongono lo spazio degli Scali con il resto della città.
Si tratta di un progetto sfidante di ricucitura urbana delle aree non più funzionali all’esercizio ferroviario che FS Sistemi Urbani (Gruppo FS) sta portando avanti: una collaborazione vincente tra soggetti pubblici che potrà divenire una best practice internazionale anche sotto il profilo di un modello economico/finanziario. Attraverso le plusvalenze che verranno generate dalla dismissione di questi asset, sarà possibile finanziare il potenziamento delle infrastrutture della Circle. Milano Farini, il principale ex scalo ferroviario del capoluogo lombardo, insieme all’ex scalo di Milano San Cristoforo, è stato presentato al pubblico e agli investitori in tutte le sue potenzialità di utilizzo nel processo di rigenerazione urbana che sta coinvolgendo gli ex scali della città, i due scali sono oggetto di un bando di gara per la vendita lanciato a maggio del 2023 e che attualmente è entrato nella sua terza fase.
Forte del suo Piano industriale, Ferrovie dello Stato Italiane ha articolato la propria organizzazione su quattro poli di business: Passeggeri, Logistica, Infrastrutture e Urbano. Controllati dalla Holding FS, i Poli sono omogenei per missione e obiettivi, coordinati da una Capogruppo di settore con funzione di indirizzo, organizzazione, controllo strategico e finanziario. Un esempio in particolare riguarda proprio FS Sistemi Urbani, Società capofila del Polo Urbano, la cui mission consiste nella valorizzazione delle aree non più funzionali all’esercizio ferroviario per restituirle ai cittadini, che per questo beneficeranno di nuovi servizi e luoghi di aggregazione senza consumare ulteriore suolo, in modo da contribuire allo sviluppo di città a misura di persona e ambiente, con maggiori spazi verdi, opportunità di aggregazione e socialità che possano impattare positivamente sul benessere della collettività. A ciò si aggiunge la gestione integrata dei parcheggi del Gruppo FS per favorire l’intermodalità in chiave ecosostenibile.
In un momento storico in cui le infrastrutture e i trasporti si collocano al centro di un vasto programma di ammodernamento e potenziamento, FS Italiane diventa inevitabilmente protagonista e propulsore di innovazione nel campo dello sviluppo della mobilità. E lo fa con un Piano industriale che prevede 200 miliardi di investimenti in dieci anni per cambiare il volto delle città, con l’attenzione sempre puntata al confronto con le comunità nella progettazione e nella realizzazione di nuove opere strategiche per l’intero sistema-Paese. Un Piano industriale in linea con gli obiettivi del Pnrr che si propone di rendere le infrastrutture ferroviarie e stradali più sostenibili, accessibili, efficacemente integrate tra loro e resilienti, incrementandone la dotazione e i servizi di trasporto anche per ridurre il divario tra Nord e Mezzogiorno.
Azioni di sistema, dunque, capaci di unire le esigenze dei territori e su cui ruotano più fattori come turismo, industria, ambiente e logistica, senza rinunciare al coinvolgimento degli stakeholder di riferimento, come avviene attraverso il Dibattito pubblico, un processo di informazione, partecipazione e confronto su opere di interesse nazionale che abbracciano istituzioni e comunità locali, consentendo di abbattere i tempi degli iter autorizzativi. Con il suo Piano industriale il Gruppo FS mira infatti a dare certezza di esecuzione delle opere infrastrutturali, favorire il trasporto collettivo multimodale rispetto a quello privato, incrementare, fino a raddoppiare rispetto al 2019, la movimentazione di merci su ferro, aumentare l’autonomia energetica. Innovazione, digitalizzazione, connettività e valorizzazione delle persone sono i fattori abilitanti per l’attuazione del Piano.