- Novembre 18, 2020
#anci2020 - I ministri
Franceschini: “Collaborazione tra le istituzioni da riscrivere una volta finita l’emergenza”
Il ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo indica le linee di intervento del suo dicastero per il Recovery Fund. Paola Pisano Ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione: “Renderemo semplice digitalizzazione con Speed, PagoPa e Io, pronti a sostenere i Comuni”“La collaborazione tra i diversi livelli istituzionali è fondamentale e lo è ancora di più in una situazione di emergenza. Abbiamo cercato di costruire una collaborazione costante in questi mesi. Ma non deve essere un tabù dire quando poi l’emergenza sarà finita bisognerà serenamente discutere del rapporto tra le diverse parti dello Stato. I sindaci hanno fatto un lavoro egregio e sono stati fin da subito la prima linea dell’emergenza anche con mezzi inadeguati. Dobbiamo rimediare a questo, ma possiamo riuscirci solo lavorando tutti insieme”. È l’auspicio espresso dal Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini nel suo intervento da remoto alla seconda giornata della XXXVII assemblea dell’Anci.
Franceschini ha indicato le linee su cui punterà il suo dicastero nella definizione dei progetti cha avranno accesso alle risorse Ue del Recovery Fund. “Dobbiamo essere consapevoli che quando finirà la crisi, ripartirà il flusso turistico riportando sul nostro tavolo tutte le problematiche che stavamo già affrontando: dalla congestione delle città d’arte alla gestione più omogenea dei flussi in arrivo”, ha ricordato.
Per questo “dovremo farci trovare preparati e punteremo innanzitutto sul rafforzamento delle infrastrutture alberghiere e investendo importanti risorse sulla sicurezza del patrimonio culturale”. Ma il responsabile del Miur ha anche indicato altri percorsi da seguire che puntano a creare occupazione e lavoro: “Dovremo moltiplicare gli operatori culturali da distribuire in tutto il Paese e cercare di innescare veramente il turismo nei borghi e nelle aree periferiche che hanno bisogno di crescere con grandi infrastrutture”.
“La tecnologia digitale deve essere facile da utilizzare e non deve escludere le fasce deboli della società. La P.A. centrale e locale deve costruire servizi digitali partendo dal nulla, il nostro impegno è quello di aiutarli in modo da favorire la trasformazione digitale necessaria al futuro del Paese”. A dirlo è stata Paola Pisano Ministra per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione nel suo contributo al dibattito dell’Assemblea Anci.
Il ministro ha indicato una data chiave per tutta la P.a impegnata a colmare il gap tecnologico attuale: “Come stabilisce il Dl legge semplificazioni e innovazione digitale, entro il 28 febbraio 2021, tutti i Comuni dovranno aver adottato lo Spid (sistema pubblico di identità digitale) come credenziale per l’accesso ai servizi erogati online”. Inoltre, “dovrà essere avviato il trasferimento dei servizi nell’applicazione IO rendendoli così fruibili da smartphone e infine resi possibili i pagamenti in modalità elettronica attraverso la piattaforma pago Pa”.
Si profila quindi, secondo la scaletta indicata da Pisano una svolta epocale capace di semplificare sia la vita dei cittadini e delle imprese ma anche il lavoro di migliaia di funzionari pubblici. Un traguardo ambizioso, ma necessario, per il quale la Ministra ha garantito “la massima assistenza ai Comuni con un team dedicato di 100 persone” e soprattutto risorse finanziarie. “Oltre alla dotazione destinata alla trasformazione digitale, abbiamo voluto stanziare per i Comuni risorse aggiuntive con il Fondo Innovazione da 50 milioni di euro che, anche grazie il tramite delle Regioni può contribuire in parte a progetti presentati da vari Comuni. Siamo di fronte ad un’occasione per dimostrare che lo Stato, le Regioni e i Comuni lavorano insieme per rendere i servizi pubblici più efficienti. “Le compagnie aeree ce l’hanno fatta, le banche ce l’hanno fatta, noi ce la faremo”, ha concluso la Ministra.
Gli interventi di ieri del Presidente della Regione Lazio Zingaretti e del presidente di Anci Lazio Varone