- Luglio 26, 2013
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Fondazioni liriche – Doria alla Stampa: “Licenziamenti al Carlo Felice? Ho il dovere di agire per salvare il teatro”
“Mi dispiace dover procedere a licenziamenti, ma mi dispiacerebbe di più non fare le co...“Mi dispiace dover procedere a licenziamenti, ma mi dispiacerebbe di più non fare le cose necessarie. Come amministratore della Fondazione e della città ho il dovere di agire per salvare il teatro”. E’ quanto afferma il sindaco di Genova, Marco Doria, che in una intervista alla Stampa parla dei licenziamenti al teatro Carlo Felice. “Si sarebbero potuti evitare se fossero passati i contratti di solidarietà”, ribadisce Doria secondo cui “c’è stata una grave sottovalutazione di quanto la situazione fosse critica”.
Per il teatro, che ha 275 lavoratori, si era arrivati a un accordo che “prevedeva ammortizzatori sociali -spiega Doria- e contratti di solidarietà per tutelare i posti di lavoro e garantire l’equilibrio dell’ente”. Un’intesa sottoscritta da "quattro sigle sindacali su cinque", che doveva essere sottoposta a un referendum fra tutti i lavoratori. "Poi c’è stata un’assemblea -prosegue il primo cittadino di Genova- con meno della metà dei 275 lavoratori dell’Ente. In 83 si sono espressi per il rinvio a settembre del referendum fra tutti i dipendenti. Una minoranza ha scelto di non far svolgere una consultazione democratica". Secondo Doria però “è insostenibile rinviare tutto a settembre. E’ assurdo, non abbiamo più tempo. Quindi – conclude- ognuno si assumerà le proprie responsabilità. Io le mie”. (com/gp)