- Febbraio 22, 2019
#sindaciamontecitorio
Fico: “Capacità risposta Comuni decisiva per rafforzare fiducia dei cittadini nelle istituzioni”
Il presidente della Camera: “Riconoscenti per l’impegno e la passione con cui governate i vostri territori. E’ il momento di riportare all'attenzione del Parlamento la necessità di un dibattito sullo statuto dei beni comuni e sulla loro valorizzazione e tutela da parte delle amministrazioni”
“I Comuni sono l’avamposto delle istituzioni sul territorio. Sono gli enti locali a cui i cittadini si rivolgono in prima istanza per chiedere l’erogazione dei servizi essenziali e il soddisfacimento dei bisogni primari. La capacità dei sindaci e dei consigli comunali di rispondere alle richieste della popolazione è dunque decisiva affinché i cittadini abbiano fiducia nelle istituzioni”. Lo ha affermato il presidente della Camera Roberto Fico nel suo intervento in apertura dell’incontro con i sindaci e gli amministratori locali dedicato quest’anno al tema ‘Lo Stato dei beni Comuni’.
“Si tratta di un compito delicato e difficile, reso ancor più gravoso negli ultimi anni dalla riduzione delle risorse umane e finanziarie a vostra disposizione. Credo – ha aggiunto il presidente della Camera – che tutti dobbiamo esservi riconoscenti per l’impegno e la passione con cui ogni giorno governate i vostri territori”.
Fico ha poi sottolineato l’importanza del tema scelto per l’incontro con i sindaci e gli amministratori locali, per la prima volta aperto anche ai presidenti dei consigli comunali. “E’ giunto il momento per riportare all’attenzione del Parlamento la necessità di un dibattito sullo statuto dei beni comuni e sulla valorizzazione e la tutela dei beni pubblici da parte delle amministrazioni competenti”, ha evidenziato.
Secondo il presidente della Camera, “i beni comuni potrebbero essere strumenti fondamentali per realizzare il compito che l’articolo 3 della Costituzione assegna alla Repubblica – di rimuovere quegli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. E certamente la definizione di un regime dei beni comuni – ha sostenuto – potrebbe rafforzare la tutela del paesaggio, del ‘patrimonio storico e artistico della Nazione’, dell’ambiente e delle risorse naturali, prevista dall’articolo 9 della nostra Carta”
Fico ha poi osservato che “c’e’ infine da considerare l’esigenza di attuare fino in fondo l’articolo 42 della Costituzione che, nel riconoscere che la proprietà è pubblica o privata, ne demanda alla legge i modi di acquisto e godimento nonché la fissazione dei relativi limiti ‘allo scopo di assicurarne la funzione sociale e di renderla accessibile a tutti’”. Da questo punto di vista per il presidente della Camera “l’ individuazione di una autonoma categoria di beni comuni – distinti da quelli pubblici e privati – potrebbe consentire anzitutto di meglio perseguire il principio di solidarietà sancito dall’articolo 2 della Costituzione, da intendersi anche e soprattutto quale obbligo di gestire e conservare tali beni nell’interesse delle generazioni future”.