• Maggio 11, 2023
di Redazione Anci

Accoglienza

Festival Sabir, Biffoni: “Progettualità, risorse e professionisti per gestire fenomeno migratorio”

Il delegato dell'Anci all'immigrazione è intervenuto al Festival di Sabir in programma a Trieste fino al 13 maggio
Festival Sabir, Biffoni: “Progettualità, risorse e professionisti per gestire fenomeno migratorio”

“Non posso non esprimere ancora una volta la preoccupazione dei Sindaci d’Italia perché temiamo si stia creando una situazione che crea tensione sui territori senza dare un adeguata, decorosa protezione a chi arriva. Siamo un Paese di 60 milioni di abitanti che va in difficoltà nel gestire 20mila minori. Ed è desolante perché la situazione dell’accoglienza già era faticosa prima del decreto Cutro, adesso la situazione si prospetta ancora più pericolosa”. E’ quanto ha affermato il delegato dell’Anci all’immigrazione e sindaco di Prato, Matteo Biffoni intervenendo al Festival di Sabir “Libertà di movimento” in programma a Trieste dall’11 al 13 maggio.
“Per esempio – ha continuato il delegato di Anci – sono stati eliminati i corsi di lingua italiana, quando la lingua è il primo fondamentale strumento per l’integrazione: mi domando a chi giova, mi domando perché. E ancora: la protezione speciale è l’unico sistema di protezione che consente di lavorare, permettendo un percorso di inclusione: perché la vogliamo stravolgere così? E allora, non servono questi provvedimenti, ma servirebbe un decreto flussi che permetta di entrare nel Paese in modo regolamentato, servirebbe una progettualità ben fatta, adeguate risorse economiche e professionisti preparati cui affidare i progetti dei Comuni. Così – ha concluso il sindaco di Prato – si rende solo più faticosa la gestione di un fenomeno che, piaccia o non piaccia, qualsiasi sia la considerazione che se ne possa avere, c’è e ci sarà”.
Nel corso della seconda giornata del Festival Biffoni ha anche parlato del tema dello sfruttamento del lavoro agricolo su cui ha ricordato: “Come sistema Anci e Cittalia abbiamo mandato un questionario a tutti i Comuni d’Italia per capire se sul territorio fossero presenti casi di disagio abitativo legato allo sfruttamento agricolo. Sono stati ben 3851 Comuni che hanno risposto – ha proseguito – denunciando un problema sul proprio territorio. Abbiamo iniziato la sperimentazione su 9 Comuni (Castelvolturno, San Severo, Lavello, Albenga, Porto Recanati, Siracusa, ecc) con 50 milioni di euro di finanziamento e i risultati sono straordinari, con il coinvolgimento di tutti i soggetti compresi terzo settore, sindacati, istituzioni locali e nazionali. Dobbiamo andare in questa direzione, con uno sforzo congiunto”.